Il vitigno Trebbiano è un vitigno a bacca bianca ed è uno dei vini più anctichi di cui si hanno notizie. I primi cenni storici risalgono all’epoca etrusco-romana, periodo in cui la diffusione era prevalente nelle zone dell’Emilia Romagna. Secondo alcune fonti era il vino prediletto dai legionari grazie alla sua produttività. Oggi questo vitigno è coltivato principalmente in diverse regioni di Toscana, Lazio e Umbria, in particolare nelle province di Bari, Brindisi, Foggia, Lecce, Padova, Rovigo, Taranto, Trento, Verona, Vicenza.
Il Trebbiano si trova anche in Francia con il nome di Ugni Blanc, dove di presume sia stato importato dal Papa ad Avignone nel quattordicesimo secolo e dove è divenuto la base di prodotti come il Cognac.
I vitigni solitamente prendono il nome della zona, e quelli più diffusi in Italia sono il Trebbiano Toscano, il Trebbiano Abruzzese, il Trebbiano Romagnolo, Il Trebbiano di Soave, il Trebbiano Modenese, il Trebbiano Spoletino e il Trebbiano Giallo.

Denominazione
Nonostante abbia origini antiche, è stato registrato solo negli anni settanta del novecento. In seguito ha ricevuto la denominazione di origine controllata e oggi può vantare ben sette diverse D.O.C. : Trebbiano d’Abruzzo, Trebbiano di Romagna, Trebbiano di Aprilia, Colli Piacentini Trebbianino Val Trebbia, Trebbiano di Arborea, Trebbiano di Capriano del Colle, Trebbiano Spoletino.l

Caratteristiche ampelografiche
Il vitigno Trebbiano ha un grappolo compatto o mediamente compatto in base a diversi fattori come la tipologia di terreno, è generalmente di forma cilindrica o conica a una o due ali. La foglia è pentagonale o pentalombata di dimensioni medio grandi, mentre l’acino è di forma sferoidale con una buccia pruinosa di colore verde giallo e di dimensioni medie.

È un vitigno ampiamente diffuso principalmente per la grande resistenza. Infatti si adatta perfettamente a diverse tipologie di terreno e a diverse condizioni climatiche. Inoltre è un vitigno molto produttivo ma gradevole e di facile vendita grazie alla sua neutralità che gli permette di adattarsi a vari tipi di utilizzi anche unito a differenti tipologie di vino.

Caratteristiche degustative
Il colore appena versato è giallo paglierino a volte caratterizzato da riflessi verdi. Il profumo è fruttato, con un tono floreale, di media intensità e con una buona persistenza sul palato. I primi aromi che si sentono sono quelli di fiori di campo e mela verde, che possono variare anche a toni di acacia e mandarino, ma se durante la maturazione ha subito un passaggio in botte di legno, ecco che assume delle buonissime note vanigliate e tostate. È però un vino di poca varietà, quindi è difficile trovare assieme tutti questi sapori a parte rari casi. Rrimane molto fresco sul palato, poco corposo e con una struttura media. Ha una buona acidità e una discreta sapidità, con una persistenza moderata che lo rendono un vino leggero. Un buon mediano per tutti i gusti.

Servizio e abbinamenti consigliati
Il vitigno Trebbiano produce vini leggeri, che non sormontano il gusto delle pietanza e lo rendono molto versatile. I principali abbinamenti sono con il pesce e i crostacei, ma non disdegna primi piatti, antipasti leggeri, formaggi freschi, giovani e poco stagionati. Da servire fresco, ad una temperatura tra i dodici e i quattordici gradi in calice da vano bianco.