Biferno DOC

La denominazione Biferno DOC si colloca in Molise, una regione che nonostante la sua piccola dimensione trova da molti anni nella viticoltura un elemento fondamentale dell’economia regionale. Già dal 1836 si parlava dell’ottima qualità e quantità di vini prodotti sul territorio, grazie ai vigneti piantati su colli e poggi. Questa denominazione inizialmente racchiudeva sia vitigni del Molise sia del vicino Abruzzo, e ciò portava spesso a incongruenze e scambi erronei con le altre denominazioni, motivo per cui nel 1983 la Biferno DOC si stacca da quest’ultima e diventa, come il DOC Pentro di Isernia, una denominazione esclusivamente molisana. Il nome non è casuale, infatti prende spunto dal fiume principale che scorre nella regione, appunto il Biferno.

L’area di produzione della denominazione Biferno DOC è il Molise, nello specifico l’area costiera e l’entroterra intorno a Campobasso, il capoluogo della regione. Sono vigneti influenzati notevolmente dal clima, visto comunque la grande quantità di montagne e colline, motivo per cui è facile trovare vigneti ad altitudini di 600 metri per quelli a bacca bianca e 500 metri per quelli a bacca rossa. Queste altezze non sono eccessive e quindi sentono dell’influenza anche della brezza marina e del sole, a differenza della maggior parte dei vigneti della denominazione DOC Pentro di Isernia. I terreni quindi utilizzati per i vigneti sono ben drenati, con una fine tessitura, calcarei e possono essere sottili e profondi. Il colore superficiale di essi, che può essere chiaro o scuro, determina la salute e la sua fertilità agraria, che permetterà un’ottima crescita del vigneto.
L’allevamento viene svolto con i classici sesti d’impianto e sistemi di potatura tradizionali per i vigneti, che però non devono modificare le caratteristiche organolettiche dei vini ottenuti. Un sistema molto utilizzato per i vigneti della denominazione Biferno DOC è quello a tendone e/o a filare, visto che consente di controllare meglio i cambiamenti climatici in atto, e consente alle uve una maturazione graduale e completa.

1) Cenni Storici della denominazione Biferno DOC

La storia e la civiltà agricola del Molise hanno tra le proprie singolarità, per riconosciuta e rinsaldata tradizione, i fattori umani legati al territorio agrario che hanno contribuito a produrre uve, con specifiche caratteristiche, per ottenere vini di ottima qualità.

La viticoltura del Molise, conosciuta già ai tempi dei Greci con un vino denominato Paetrutianum e Plinio parla di un famoso vino prodotto da una vite chiamata pumula, si è consolidata nel medioevo all’ombra del castello feudale, che con il placet del “Signore” era possibile coltivare la vite e poche altre colture per i vassalli e il fabbisogno delle famiglie dei coloni.

L’intero territorio regionale è cosparso di testimonianze che documentano la presenza della vite e la illustre qualità dei vini ottenuti. Le prime notizie dettagliate e ordinate secondo un criterio scientifico, sulla produzione dei vini prodotti in Molise dalle varietà presenti e coltivate, risalgono agli scritti di Raffaele Pepe. Giuseppe del Re, nel 1836, indica che “i vigneti, quasi tutti piantati sopra colli e poggi, formano un totale di 56.948 moggi (circa 4.000 ha), e contengono varie specie di uve, che maturano quali presto quali tardi, ma vanno tutte al posto nei giorni di vendemmia”.

Nel 1892, su iniziativa di Angelantuono Baranello, sorge a Ferrazzano la Società Operaia che svolge un’intensa attività di promozione nel sottore agricolo locale. L’influenza dei fattori umani, nel corso dei tempi ha portato alla costituzione di numerose cantine cooperative e private, portando nel contempo a definire aspetti tecnici e produttivi, puntualmente riportati nel vigente disciplinare di produzione.

Il Vino DOC Biferno ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 26 aprile 1983.

2) Area di Produzione della denominazione Biferno DOC

L’area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Biferno si estende nell’alto bacino del Biferno, in prossimità dei monti del Sannio e dell’Appennino Matese, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all’espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.

La Zona di Produzione del Vino DOC Biferno è localizzata in:

  • provincia di Campobasso e comprende il territorio dei comuni di Acquaviva Collecroce, Campobasso, Campodipietra, Campomarino, Castelbottaccio, Castellino del Biferno, Colletorto, Ferrazzano, Gambatesa, Guardialfiera, Guglionesi, Larino, Limosano, Lucito, Lupara, Macchia Valfortore, Mirabello Sannitico, Mafalda, Montagano, Montecilfone, Montefalcone del Sannio, Montelongo, Montemitro, Montenero di Bisaccia, Montorio nei Frentani, Palata, Petacciato, Petrella Tifernina, Pietracatella, Portocannone, Rotello, Santa Croce di Magliano, San Felice del Molise, San Giacomo degli Schiavoni, San Giovanni in Galdo, San Giuliano di Puglia, San Martino in Pensilis, Tavenna, Termoli, Toro, Tufara e Ururi.

3) Tipologie di Vino della denominazione Biferno DOC

  1. Biferno Bianco 

    Versione: Secco
    Tasso Alcolometrico: 10,50%

    Vino Bianco dal colore giallo paglierino, più o meno intenso, con riflessi verdognoli, odore gradevole, delicato, leggermente aromatico e sapore asciutto, armonico.

    Composizione:

    • >< 70-80% - Trebbiano Toscano
    • >< 20-30%

      Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Molise.

  2. Biferno Rosso 

    Versione: Secco
    Tasso Alcolometrico: 11,50%

    Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno intenso, con riflessi granati se invecchiato, odore gradevole, caratteristico, con profumo etereo se invecchiato e sapore asciutto, armonico, vellutato, giustamente tannico.

    Composizione:

    • >< 70-80% - Montepulciano
    • >< 10-20% - Aglianico
    • =< 20%

      Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Molise.

  3. Biferno Rosso Superiore 

    Versione: Secco
    Tasso Alcolometrico: 12,50%

    Vino Rosso Superiore dal colore rosso rubino più o meno intenso, con riflessi granati se invecchiato, odore gradevole, intenso, caratteristico, con profumo etereo se invecchiato e sapore asciutto, armonico, vellutato, giustamente tannico.

    Composizione:

    • >< 70-80% - Montepulciano
    • >< 10-20% - Aglianico
    • =< 20%

      Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Molise.

  4. Biferno Rosso Riserva 

    Versione: Secco
    Tasso Alcolometrico: 11,50%

    Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso rubino più o meno intenso, con riflessi granati, odore gradevole, intenso, caratteristico, con profumo etereo e sapore robusto, asciutto, armonico, vellutato, giustamente tannico.

    Composizione:

    • >< 70-80% - Montepulciano
    • >< 10-20% - Aglianico
    • =< 20%

      Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Molise.

  5. Biferno Rosato 

    Versione: Secco
    Tasso Alcolometrico: 11,50%

    Vino Rosato dal colore rosa più o meno intenso, odore fruttato, delicato e sapore asciutto, armonico, fruttato.

    Composizione:

    • >< 70-80% - Montepulciano
    • >< 10-20% - Aglianico
    • =< 20%

      Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Molise.

4) Caratteristiche Organolettiche Biferno DOC

I vini di questa denominazione presentano un ottimo gusto e sapore, facilmente bevibile ed ideale per le più svariate situazioni. I vini rossi presentano un colore rosso  rubino che può essere più o meno intenso, un odore gradevole e con elementi fruttati in risalto, ed un gusto asciutto, armonico e ben vellutato. I vini bianchi presentano invece un colore giallo paglierino con riflessi di colore verde, un odore gradevole e anche leggermente aromatico ed un sapore asciutto ed armonico nel complesso.

5) Abbinamenti Culinari della denominazione Biferno DOC

– Il Biferno Bianco presenta un colore giallo paglierino con sfumature verdoline, profumo leggero con note di frutta e fiori bianchi, gusto fresco, poco caldo e poco morbido, caratteri che lo rendono adatto ad essere abbinato con antipasti, risotto con verdure e con piatti a base di pesce poco elaborati.

– Il Biferno Rosso si caratterizza per il colore rosso rubino mediamente concentrato, profumo intenso e fruttato con un gusto abbastanza fresco, poco tannico e morbido. Questo vino si abbina piacevolmente con arrosti di carne rossa e formaggi stagionati, soprattutto con la tipologia Riserva.

– Il Biferno Rosato può avere un colore più o meno concentrato, in funzione del tempo di contatto con le bucce, dal profumo poco intenso e fruttato. Al gusto è equilibrato, abbastanza fresco e abbastanza caldo, con media struttura, adatto all’abbinamento con salumi, primi piatti semplici e formaggi semi-stagionati.

6) Disciplinare della denominazione Biferno DOC

Sono numerosi i vigneti a bacca bianca e rossa che rientrano nella denominazione del Biferno DOC. Per quanto riguarda i primi, spiccano il Trebbiano Toscano, con ben il 70% ed il Bombino Bianco, con circa il 25%. Per quanto riguarda i vigneti a bacca rossa, da citare sicuramente il Montepulciano, con l’80%, ed al secondo posto l’Aglianico, con circa il 15%.
Per quanto riguarda le norme principali di tale denominazione, il grado alcolico dei vini deve obbligatoriamente rientrare tra i 10,5% ed il 13%, con un confezionamento che deve avvenire in idonei recipienti in vetro con una capienza massima fino a 5 litri. I sistemi di chiusura dei recipienti sono quelli di base della normativa, mentre per specifici contenitori dalle grandi capacità sarà obbligatorio l’utilizzo di tappi di sughero raso bocca.

Visualizza il disciplinare >>
Torna in alto