Il Pecorino è un vitigno a bacca bianca molto diffuso nell’area adriatica tra Marche e Abruzzo che viene usato esclusivamente per la vinificazione. Per molto tempo è stato usato esclusivamente come vino forte per tagliare quelli più delicati; da qualche anno, per fortuna, è stato riscoperto e i viticoltori marchigiani e abruzzesi lo producono in purezza, dando ampio spazio ai vini intensi di spessore.
Storia e diffusione del vitigno Pecorino
Originario dei Monti Sibillini, grazie al contatto tra le popolazioni durante le migrazioni dei pastori, il vitigno si è rapidamente diffuso in Abruzzo, dove trova il clima ideale per una proliferazione rigogliosa. Come facilmente intuibile, il nome deriva dall’ampio apprezzamento dei pastori nei confronti di questo interessante bianco.
Caratteristiche ampelografiche del Pecorino
Le caratteristiche varietali del vitigno sono così composte: la foglia è orbicolare, intera e trilobata, di dimensioni piccole o medie; il grappolo è spargolo, mediamente compatto e di forma conica, le ali sono al massimo una, ma possono anche non essere presenti; l’acino è di forma sferoidale e le dimensioni possono essere medie o piccole. La buccia è pruinosa e di colore verde-giallo.
Proprietà organolettiche del vino Pecorino
Il Pecorino è un vino molto robusto e strutturato: pur non essendo particolarmente aromatico, i profumi erbacei sono presenti e ben riconoscibili. Alla vista, il Pecorino presenta un colore giallo paglierino dalle sfumature dorate, la schiuma degli spumanti è fine e persistente. Per quanto riguarda il bouquet, si riconoscono facilmente note floreali di tiglio e acacia e note fruttate di banana e albicocca. Agli olfatti più fini non sfuggirà il sottofondo minerale denso di sfumature erbacee come la maggiorana, l’anice e la liquirizia.
L’assaggio del Pecorino è un’esperienza bucolica: ampio e rotondo, conquista con la sua acidità decisa e la gradazione importante intorno ai 12 gradi. Netto e persistente, si caratterizza nel retronasale per i ricordi di erbe aromatiche e minerali.
Denominazioni del vitigno Pecorino
Sia i vitigni Pecorino abruzzesi che quelli marchigiani presentano denominazioni importanti. Di seguito le denominazioni nel dettaglio. I vitigni denominati in Abruzzo sono: Abruzzo DOC, Colli Aprutini IGT, Colli del Sangro IGT, Colline Frentane IGT, Colline Pescaresi IGT, Colline Teatine IGT, Controguerra DOC, Histonium (o del Vastese) IGT, Terre Aquilane IGT, Terre di Chieti IGT, Terre Tollesi DOC. I vitigni marchigiani denominati sono: Colli Maceratesi DOC, Falerio DOC, Offida DOCG, Offida sottozone DOCG
Abbinamenti gastronomici
Il Pecorino è un vino da tavola molto conviviale. A dispetto delle caratteristiche marcate, è uno dei bianchi che più si presta agli abbinamenti gastronomici di ampio spettro, dai classici ai più audaci. Come tutti i vini bianchi, il Pecorino è ottimo con primi e secondi di pesce, molluschi e crostacei, ma non solo: tra i primi a cui si accosta molto bene si ritrovano le tagliatelle ai porcini, i tortelli di zucca, i risotti – in particolare quello al tartufo –, i ravioli di erbette, gli spaghetti alla carbonara e la classica pasta al pesto. Tra i secondi che meglio si sposano con il Pecorino spiccano il vitello tonnato e il maiale in agrodolce, oltre alle classiche carni bianche. È un bianco perfetto per accompagnare antipasti misti, taglieri di formaggi stagionati, fritture miste e aperitivi estivi. Per i più audaci, sono molto consigliati gli abbinamenti con i dolci, in particolare quelli a base di cioccolato e al cucchiaio, le cheesecakes e le preparazioni a base di frutta secca.
È consigliato stappare la bottiglia circa mezz’ora prima di portarla a tavola e servire il vino in calici di media grandezza che favoriscano la diffusione dei profumi. La temperatura ideale per il Pecorino è compresa tra i 10 e i 12 gradi.