Bianco di Custoza o Custoza DOC

L’area di produzione del vino Custoza DOC è rappresentata dalla fascia collinare che si sviluppa tra le vicinanze della città di Verona e il lago di Garda, mentre sud ovest la zona è delimitata dal fiume Mincio. Il paesaggio che caratterizza la zona di produzione della DOC Custoza è contrassegnato da una fitta serie di colline allungate, con dislivelli generalmente compresi tra i 50 ed i 100 metri. Il clima dell’area della DOC Custoza è sostanzialmente costante in tutto il territorio e si caratterizza per le estati calde ma non afose e gli inverni relativamente freddi, temperati dalla vicinanza al lago di Garda, che crea un microclima favorevole alla coltivazione della vite. I rilievi collinari permettono il riscaldamento diurno delle pendici ed l’accumulo notturno di aria fresca, situazioni ottimali per lo sviluppo delle caratteristiche aromatiche delle uve bianche.

Le caratteristiche essenziali del Custoza sono costituite dalla freschezza, dalla leggera aromaticità, dalla considerevole bevibilità e abbinabilità. Il vino, soprattutto quando proveniente da particolari selezioni effettuate nei vigneti, mostra anche buone capacità di affinamento nel tempo.
L’uvaggio del Custoza DOC valorizza, accanto alla Garganega, al Trebbianello e alla Bianca Fernanda, anche le altre diverse varietà coltivate nella zona. In tal modo si crea quella sua tipica ed elevata complessità aromatica che lo distingue dai vini varietali delle uve di origine. Il profilo sensoriale del Custoza DOC presenta particolari note fruttate e floreali, accompagnate talvolta da accenni di erbe aromatiche e di spezie.

1) Cenni Storici della denominazione Bianco di Custoza o Custoza DOC

I primi cenni di domesticazione della vite nell’attuale zona di produzione della DOC Custoza sono documentati dal ritrovamento di vinaccioli di Vitis Silvestris del periodo palafitticolo nella zona di Pacengo e Peschiera. Nella zona, le prime testimonianze della coltivazione della vite risalgono all’epoca romana (nell’area sono stati ritrovati tra l’altro vari reperti riferiti all’uso del vino nei riti religiosi ed alla conservazione e al trasporto del vino), ma è soprattutto a partire dal IX secolo e poi per tutta l’epoca medievale che si rileva un’abbondante documentazione sulla coltivazione della vite nella zona compresa in particolare tra Pastrengo e Sommacampagna.

È nella seconda metà del XIX secolo che la produzione vinicola della zona incomincia ad essere identificata esplicitamente con il nome di Custoza, che fa riferimento ad una frazione del comune di Sommacampagna celebre per due battaglie che vi si combatterono durante le guerre del Risorgimento italiano.

Nel 1939 uno studio condotto dalla Stazione Sperimentale di Viticoltura ed Enologia di Conegliano individua e differenzia le migliori zone vinicole della porzione occidentale della provincia di Verona, identificando fra queste l’area di Sona-Custoza.

Nel 1971 si istituì la doc Bianco di Custoza, fra le prime denominazioni di origine di vini bianchi in Italia; nel 2005 venne approvata la nuova menzione semplificata “Custoza”. Il Consorzio di tutela del Custoza venne istituito nel 1972. La zona di produzione è percorsa dalla Strada del vino Custoza doc, che permette agli appassionati, italiani e stranieri, di conoscere la produzione e le qualità della denominazione, valorizzata dagli abbinamenti con i prodotti tipici del territorio.

Il Vino DOC Custoza ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 8 febbraio 1971.

2) Area di Produzione della denominazione Bianco di Custoza o Custoza DOC

L’area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Bianco di Custoza si estende sulle colline veronesi, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all’espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.

La Zona di Produzione del Vino DOC Bianco di Custoza è localizzata in:

  • provincia di Verona e comprende il territorio dei comuni di Sommacampagna, Villafranca di Verona, Valeggio sul Mincio, Peschiera del Garda, Lazise, Castelnuovo del Garda, Pastrengo, Bussolengo e Sona.

3) Tipologie di Vino della denominazione Bianco di Custoza o Custoza DOC

  1. Custoza 

    Versione: Secco
    Tasso Alcolometrico: 11%

    Vino Bianco dal colore giallo paglierino, talvolta con riflessi verdolini, odore fruttato, caratteristico, lievemente aromatico e sapore sapido, delicato, di giusto corpo.

    Composizione:

  2. Custoza Superiore 

    Versione: Secco
    Tasso Alcolometrico: 12,50%

    Vino Bianco Superiore dal colore giallo paglierino al giallo dorato con l’invecchiamento, odore gradevole, caratteristico lievemente aromatico e sapore armonico, di corpo, sapido.

    Composizione:

  3. Custoza Riserva 

    Versione: Secco
    Tasso Alcolometrico: 12,50%

    Vino Bianco Invecchiato dal colore giallo paglierino al giallo dorato più o meno intenso, odore intenso, caratteristico, lievemente aromatico e sapore armonico, sapido, di giusto corpo.

    Composizione:

  4. Custoza Passito 

    Tasso Alcolometrico: 15%

    Vino Bianco Passito dal colore giallo dorato, odore intenso e fruttato e sapore dall’amabile al dolce, armonico, di corpo leggermente aromatico.

    Composizione:

  5. Custoza Spumante 

    Tasso Alcolometrico: 11,50%

    Vino Bianco Spumante dalla spuma fine e persistente, colore paglierino più o meno intenso con eventuali riflessi dorati, odore fragrante, fruttato, leggermente aromatico quando spumantizzato con il metodo Martinotti, fine, elegante e caratteristico se fermentato in bottiglia, e sapore fresco, sapido, fine e aromatico, da dosaggio zero e demi-sec.

    Composizione:

4) Abbinamenti Culinari della denominazione Bianco di Custoza o Custoza DOC

Antipasti di pesce magro, pesci di lago fritti, pesci di mare cotti al vapore e conditi con olio d’oliva, risotti al nero di seppia, pesci bolliti delicatamente aromatizzati.

5) Disciplinare della denominazione Bianco di Custoza o Custoza DOC

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