Origine del nome e storia del vitigno
Le origini del Primitivo di Manduria, coltivato nei terreni pugliesi, risalgono agli antichissimi vitigni a bacca rossa arrivati dalla terra dei vini mediterranei per eccellenza: la Dalmazia. Deriva dai fruttati vitigni croati autoctoni da cui nascono vini molto fruttati, presentando la stessa base genetica del celebre Zinfandel coltivato in California. Con molta certezza il vitigno californiano, prima di essere eletto il primo a livello nazionale, è stato portato in America proprio dalla Puglia.
Da alcuni scritti lasciati nel 1700 da don “Francesco Filippi Indelicati”, un sacerdote di Gioia del Colle esperto in viticoltura, si legge che “un vitigno a bacca rossa matura molto prima degli altri, già verso la metà di Agosto”. Nel dialetto locale il vitigno era conosciuto con il termine “Zagarese” ma venne ben presto chiamato “Primitivo”, termine derivato dal latino “primavitus” dal significato, appunto, precoce, dovuto alla sua completa maturazione anzitempo rispetto altri. Tra le varietà presenti nelle terre di Puglia, arriva a maturazione molto precocemente, al punto che tale particolarità è riuscita a dare il nome Primitivo.

Geografia del vitigno – Zone di coltivazione e denominazioni
La coltivazione di questo vitigno a bacca rossa avviene in maniera esclusiva in Puglia, in particolare in Manduria, San Giorgio Jonico, Avetrana, Lizzano, Sava, Gioia del Colle, nelle floride pianure intorno alla città di Taranto e nei territori della provincia di Brindisi. Essendo un vino forte, dal grado alcolico abbastanza alto, per decenni ha subito le sorti di altri vini provenienti dal meridione italiano, come dalla Calabria e dalla Basilicata, a essere usato soltanto come “vino da taglio” per dare vigore alle produzioni più deboli prodotti in Francia e nell’Europa del Nord. Soltanto negli ultimi trentanni i viticoltori pugliesi si sono resi conto che il Primitivo di Manduria ha delle potenzialità ottime da sfruttare e consolidare. È stata ampliata la produzione attraverso vinificazioni accuratissime, al punto che oggi si ottiene un vino rosso dall’intensità potente, elegante e fine, degno di essere considerato icona di Puglia. Nei primi anni settanta, nel 1974, il Primitivo di Manduria ha avuto il riconoscimento DOC: sono state definite con precisione le zone di produzione dal disciplinare che ha anche indicato i territori dov’è permessa la coltivazione dei vitigni e delle sue uve
Le tipologie di vini che rispondono ai requisiti DOC del Primitivo di Manduria devono contenere almeno l’88% del vitigno originale, e non devono superare il 12% come contenuto di altre uve, rigorosamente a bacca nera.

Caratteristiche ampelografiche del vitigno
Il vitigno è molto esigente e delicato, soffre sia la lunga siccità, sia l’umidità persistente. Il clima ideale per la sua coltivazione e per far in modo che rimanga sano, deve essere caldo e secco, sorretto da abbondanti e frequenti piogge, anche se di breve durata, per far in modo che gli acini possano asciugarsi, prevenendo la formazione di muffa. È un vitigno di una buona longevità in quanto può vivere anche fino ai novanta anni in maniera del tutto fertile e produttiva. La coltivazione ad alberello della vite garantisce una produzione ottima a livello qualitativo, anche se non sempre molto abbondante.

Caratteristiche degustative del vino
Il vino proveniente dalle uve del Primitivo di Manduria si presenta con l’intensità del colore rosso rubino, dalle decise sfumature violacee, sempre più scure e granate con l’invecchiamento. Il profumo deciso di amarena e more, misto a prugne e altri frutti rossi tende a ricordare anche le note olfattive e floreali della viola. Il legno regala al vino un sentore speziato con toni di cannella e liquirizia, ma anche di cacao e pepe nero. Ha una buona consistenza al palato, donando un pieno sapore avvolgente e caldo.
Il contenuto alcolico non supera i 13 gradi, il suo sorso ha una buona bevibilità.

Abbinamenti tipici consigliati

È un buon vino esplosivo, il suo abbinamento ideale con il cibo predilige i primi piatti decisi e importanti come pasta ripiena, lasagne e cannelloni. Le carni rosse riescono a coniugarsi bene con un buon bicchiere di Primitivo di Manduria, soprattutto se grigliate, dove si sprigiona anche quell’aroma inconfondibile di arrosto. Vanno bene anche i brasati dal sapore molto forte.