La denominazione Colline Joniche Tarantine DOC è stata introdotta nell’agosto 2008 rappresenta una delle denominazioni più giovani in Italia. Anche se la sua introduzione ha suscitato meno interesse nei media rispetto alla presentazione dell’Aglianico del Vulture Superiore o dell’Amarone della Valpolicella nel 2010, questa nuova DOC è di grande importanza per l’industria vinicola pugliese, nel contesto dell’attuale sua trasformazione orientata alla produzione di vini di qualità. Un indizio sulla ispirazione chiaramente commerciale alla base di questa DOC è la scelta dei vitigni per i suoi vini: lo Chardonnay e il Cabernet Sauvignon, vitigni commerciali e molto diffusi a livello mondiale. Il collegamento con la tradiazione è mantenuto attraverso le tipologie Primitivo della denominazione, importanti perchè colline cui fa riferimento la denominazione si trovano lungo la costa a nord di Manduria, la zona di origine del Primitivo. L’area interessata dalla denominazione è decisamente ampia, estendendosi fino al confine con la Basilicata poco oltre Martina Franca, a 16 km dall’entroterra della costa adriatica, per dare una distanza di 57 km da ovest a est, seguendo la linea delle colline che danno il nome alla denominazione. Joniche si riferisce alla linea costiera del Mar Ionio su cui si affacciano le colline, mentre Tarantine le conferma come appartenenti alla provincia di Taranto. La denminazione Colline Joniche Tarantine DOC comprende undici tipologie di vino, dal Bianco Spumante alla Verdeca, al Novello fino al Primitivo Liquoroso Secco. I vini della denominazione possono essere bianchi, rossi, rosa, frizzanti o fermi, secchi o dolci, uvaggi o vini varietali. I vini rossi e rosati della denominazione tra cui il Novello e le versioni superiori, sono ottenuti da almeno il 50% di Cabernet Sauvignon, mentre i vini varietali da Primitivo devono essere composti per almeno l’85% di Primitivo. Una tipologia di vino bianco di questa DOC è la Verdeca, la più diffusa delle uve bianche utilizzate in Puglia, etichettata come Colline Joniche Tarantine Verdeca. I vini bianchi assemblati, sia fermi che frizzanti, devono essere ottenuti con almeno il 50% di Chardonnay, vitigno che ha preso piede anche qui così come in qualsiasi altra parte del mondo. La rimanente quantità può essere costituita da altri vitigni a bacca bianca non aromatici, idonei alla coltivazione per zona Salento-Arco Jonico. Il territorio interessato dalla denominazione Colline Joniche Tarantine DOC è leggermente diverso dal resto della Puglia meridionale, poiché le colline creano una distinzione topografica e un rendono possibile un clima leggermente più fresco. Alcuni vigneti qui sono antichi e condividono la terra con le distese di uliveti. In questa zona la presenza di centi abitati è più dispersa rispetto alle città e ai paesi che si trovano a sud della linea immaginaria tra Brindisi e Taranto. Ad esempio, il centro storico di Martina Franca (a nord di questa linea) è chiaramente definito, ma le zone semi-rurali si estendono per chilometri attorno ad esso, in particolare a nord verso Alberobello e Locortondo. E’ da alcuni anni che la Puglia sta cominciando a scrollarsi di dosso la sua reputazione come produttore di vini da taglio, ed un certo numero di produttori in regione si sta concentrando sulla qualità piuttosto che sulla quantità e la denominazione Colline Joniche Tarantine DOC rappresenta una ulteriore opportunità per consolidare questo progresso.