Il vitigno Riesling renano origina, come è evidente dal nome, dalla valle del Reno, in Germania. In queste zone, e soprattutto nell’area della Mosella, il vitigno è diffusamente coltivato e produce vini dai risultati sorprendenti, anche se non soprattutto come vendemmie tardive e passiti, anche con contributo delle muffe nobili, fino ai famosi “Eiswein”.  Il Riesling è il più importante vitigno tedesco e rappresenta per la Germania ciò che lo Chardonnay è per la Francia. Il suo nome potrebbe derivare dall’espressione “Reissende Tiere” ossia “animali selvatici”, per la sua derivazione da vitigni selvatici addomesticati. E’ ampiamente diffuso in tutta l’Europa centrale, in Austria, Ungheria, Slovenia e Croazia. In Francia è coltivato nelle zone confinanti con la Germania, in Alsazia in particolare. In Italia il Riesling renano viene coltivato principalmente nel Trentino Alto Adige, nell’Oltrepò Pavese, in Veneto e in Friuli-Venezia Giulia. Predilige le zone fresche e su suolo sassoso. La sua diffusione nel nostro paese è relativamente recente, tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900. Notevoli sono le differenze tra il Riesling renano e il Riesling italico, sia dal punto di vista ampelografico (grappolo e foglia) che per quanto riguarda il vino ottenuto, che nel caso del Riesling italico è più beverino, se confrontato con i toni più aristocratici del Riesling renano. L’uvaggio dei due, in qualsivoglia proporzione, dà sempre risultati di gran classe.