Il vitigno Pelaverga è con certezza un autoctono del Saluzzese. Nell’area del Torinese è conosciuta col sinonimo di Cari. Il vitigno Pelaverga venne poi introdotto nel comune di Verduno nel XVII secolo dal Beato Sebastiano Valfrè, il quale porto alcune piante di vite coltivate nella zona di Saluzzo. Il vitigno, anche a causa della produzione poco costante, sembrava condannato a scomparire. Negli anni 70, grazie all’intuizione di alcuni vignaioli di Verduno, il Pelaverga venne recuperato e salvato dall’estinzione.