Verdeca, storia, zone di coltivazione e produzione

Il Verdeca lascia traccie di sè già ai tempi di Federico II, in quest’epoca già si produceva un bianco chiamato Verdeca.
Bacche dal colore verdolino, da qui prende origine il nome del vitigno Verdaca, un autoctono pugliese dove nasce precisamente nella zona della Valle d’Itria.

Il Verdeca viene coltivato soprattutto nella regione Puglia zona di Bari e Taranto in particolar modo nell’area che include i comuni di Cisternino, Crispino, Locorotondo, San Severo, Martina Franca, Alberobello, Ostuni e, anche se in percentuali inferiori, in Campania.

Per quanto riguarda il territorio pugliese è sicuramente il vitigno a bacca bianca più diffuso, il Verdeca produce uve fondamentali per la produzione di vini DOC, come quelli di Gravina, Martina Franca e Locorotondo toccando anche la DOC Vesuvio Campana. Infatti oggi la Verdeca viene anche vinificata in purezza seguendo dei disciplinari locali rigidi al fine di ottenere risultati eccezionali.

Tuttavia la sua produzione non è sempre andata in questa direzione, in passato la Verdeca veniva utilizzata come base per altre tipologie di vini, nello specifico quelli dolci.

Da necessità si va virtù, la grande presenza e la particolare predisposizione genetica di questo vitigno nelle terre pugliesi e campane, ha spinto in qualche modo ai viticoltori locali ad apportare grandi miglioramenti nei processi di coltivazione, vinificazione e produzione, motivo per cui oggi i vini ottenuti dalla Verdeca sono molto apprezzati e sono riconosciuti come DOP e DOC.

Ampelografia del vitigno

Il vitigno Verdeca a seconda del suo luogo di coltivazione sviluppa una foglia di diversa grandezza, questa può essere: grande, media, orbicolare, pentalobata o trilobata.

Per quanto riguarda il grappolo è strutturato con 1 o 2 ali, può essere medio o conico con acini di dimensione media e a forma di sfera. La buccia degli acini è una delle caratteristiche che caratterizza il Verdaca, questa è di medio spessore con un colore che varia dal verde al giallo.

Habitat e identikit del vitigno

Il Verdeca ha un epoca di maturazione medio-precoce, si adatta perfettamente al clima locale, motivo per cui spesso matura precocemente. Predilige terreni argillosi per poter dare il meglio di sè in termini organolettici, si trova bene anche in altitudine, tra i 200 e i 400 metri riesce ad offrire un vino leggero con una decisa nota acida.

È un vitigno che non è particolarmente sensibile alle avversità infatti ha una buona vigoria. I processi di viticolutura eseguiti alla perfezione portano alla produzione di vino dal Verdeca di alta qualità anche quando viene vinificato in purezza.

Caratteristiche degustative del vino

I vini prodotti con le uve Verdeca assumono un colore chiaro, con sfumature che vanno dal giallo verdolino al giallo paglierino. Le note aromatiche percepite al naso ricordano il frutto del melo, fiori di sambuco e pesco.

La temperatura di servizio ideale dei vini prodotti con Verdeca si aggira intorno agli 8-10 gradi, oltre questa temperatura si potrebbero compromettere le caratteristiche organolettiche del vino.

Per quanto riguarda l’ingresso al palato si presenta fresco e molto intenso, sprigiona in bocca tutti i suoi profumi lasciando un retrogusto che ha un carattere deciso e persistente, un vino che si può definire senz’ombra di dubbio complesso.

Abbinamenti consigliati

Le uve Verdeca producono vini dissetanti perfetti per ogni pasto della giornata, a buona temperatura di servizio si prestano in particolar modo per gli aperitivi estivi.

Molteplici sono gli abbinamenti culinari possibili, si sposa perfettamente con i primi piatti a base di pesce della tradizione pugliese e campana.
Perfetto per secondi piatti, ma anche per insalate fresche e crudo di mare.

Per quanto la tradizione locale lo tende a proporre con prodotti del mondo ittico, i vini della Verdeca sono ottimi anche con formaggi e salumi, a patto che entrambi non siano troppo stagionati e sapidi.