Origini e storia

II Biancolella è un vitigno bacca bianca. Ha percorso secoli di storia oltre che chilometri di strade e sentieri. E’ autoctono della Campania, soprattutto in provincia di Napoli, dove è stato introdotto probabilmente da territori francesi come la Corsica. Nell’isola francese il vitigno viene coltivato con il nome di Petite Blanche.

In realtà l’origine di questo vitigno è legata ai Greci provenienti dall’Eubea. In alcuni posti come Ischia e Capri questo vitigno viene coltivato da secoli, mentre nel territorio di Ponza e in Costiera Amalfitana è stato introdotto all’epoca dei Borboni. Anche nelle zone di Sorrento, Paestum, Pompei, Rocca Monfina avviene la coltivazione del Biancolella con produzione di grappoli molto pregevoli. Viene inoltre coltivato anche in Puglia nella zona di Foggia ma anche in Sardegna e Lazio.

Tuttavia il Biancolella oggi viene considerato un vero e proprio vitigno autoctono di Ischia. Quest’ultima è infatti stata originata dalle tante eruzioni vulcaniche che si sono succedute in quest’area in secoli e secoli di storia. La composizione dei terreni dell’isola infatti è caratterizzata dalla presenza di minerali e cenere vulcanica.

Una delle ragioni più rilevanti del successo del Biancolella è proprio il terreno dell’isola. Non solo per l’origine vulcanica ma anche in riferimento al tipo di eruzioni che si sono succedute nel corso dei secoli. La più antica di queste ha arricchito il terreno con pietra pomice e ceneri sulla quale si sono stratificate numerose colate, gettando le basi per la formazione di un suolo fertile e ricco di sali minerali. Questi residui vulcanici garantiscono un’ottima capacità drenante ed sono ideali per evitare pericolosi ristagni di acqua che potrebbero portare al marciume delle radici della Biancolella.

Proprietà organolettiche

L’aspetto territoriale, ricco di minerali, si ritrova perfettamente nei vini ottenuti dal Biancolella che sono minerali, sapidi e possiedono caratteristiche organolettiche molto particolari. Il territorio di Ischia è infatti caratterizzato da un clima caldo, ventilato e dal terreno minerale di origine vulcanica.

I vigneti vengono coltivati fino ad un’altitudine di 500 metri sul livello del mare e le conseguenti escursioni termiche aiutano a sviluppare il caratteristico gusto aromatico dei vini.

Il vino che si ottiene ha un colore giallo paglierino in cui spiccano alcune sfumature verdoline, profumo fruttato con piacevoli note agrumate, di frutta, mandorle e un sottofondo lievemente speziato. Al palato presenta un’ottima freschezza e una sentore di sapidità minerale. In alcune tipologie di vino ci sono intense profumazioni di erbe aromatiche e di miele. Risulta quindi un prodotto fresco e leggero, con alcune produzioni che offrono una bella sapidità. Va servito sempre intorno ai 10° C in calici a tulipano.

Caratteristiche ampelografiche dell’uva

Gli acini del Biancolella presentano un colore verde chiaro e una sottile buccia ricoperta da un’abbondante pruina. Il vitigno Biancolella può avere foglia media, orbicolare, pentalobata o trilobata. Il grappolo non è molto grande, e si presenta in forma cilindrica e con acini sferici di media grandezza verde paglierino. I grappoli sono abbastanza resistenti alle malattie della vite tranne che alla peronospora causata dal fungo Plasmopara viticola.

Abbinamenti a tavola

Negli abbinamenti il Biancolella è ideale per i primi al pesce, i crostacei o le alici. Eccellente il suo abbinamento con vongole e frutti di mare ma anche con i formaggi non stagionati. Ideale quindi per accompagnare piatti a base di mozzarella campana, come la tanto apprezzata “Caprese”.

Denominazioni del Biancolella

Il Biancolella viene vinificato sia in purezza che insieme ad altri vitigni prendendo parte di numerose denominazioni di origine campane tra cui il Campi Flegrei DOC, il Capri DOC, il Penisola Sorrentina DOC, il Costa d’Amalfi DOC e il DOC Ischia, fiore all’occhiello della produzione.

Le norme prevedono per il vino Ischia DOC Biancolella una percentuale minima dell’85% di questo vitigno, ma diversi produttori preferiscono vinificarlo in purezza. Il Biancolella viene spesso assemblato con il vitigno Forastera, dai sentori più floreali e di erbe aromatiche.

Tra i produttori più importanti sull’isola d’Ischia ricordiamo: Casa d’Ambra, Cenatiempo, Antonio Mazzella, Pietratorcia, Perazzo, Tommasone ma anche gli splendidi vini di Marisa Cuomo e di Tenuta San Francesco.