Il vitigno Grecanico dorato sembra essere stato introdotto in Sicilia dalla Grecia. Prima dell’avvento della fillossera il Grecanico si poteva trovare nelle provincie di Catania e Caltanissetta, ma in seguito si è diffuso maggiormente in quella di Trapani. Il vitigno è presente anche in Calabria, anche se non nella stessa misura che in Sicilia. Anche il Grecanico subì le conseguenze della grande epidemia di fillossera della fine dell’800, vedendo la sua superficie coltivata drasticamente ridotta. Per vederne una significativa ripresa bisognerà attendere il 1980 e ad oggi la sua superficie vitata ha raggiunto i 5000 ettari coltivati, partendo da soli 500 ettari del periodo precedente. I vini del Grecanico vengono spesso paragonati al Sauvignon per la sua grande aromaticità. Del Grecanico si distinguono due cloni principali, uno più spargolo, coltivato in prevalenza nel Trapanese ed uno più serrato, diffuso nel resto della Sicilia sia occidentale che orientale.