La denominazione Sambuca di Sicilia DOC comprende i vini rossi, rosati e bianchi provenienti da una piccola area posta a 16 km nell’entroterra di Sciacca, sulla costa meridionale dell’isola. La DOC è stata istituita nel settembre 1995 e prende il nome dal comune di Sambuca di Sicilia e non dal famoso liquore al gusto di anice. Quasi equidistante da Palermo a nord e da Agrigento a sud-est, Sambuca di Sicilia si trova in una depressione poco profonda posta tra le colline occidentali della provincia di Agrigento, 15 km a nord-est di Menfi. Accanto al turismo e all’olivicoltura, la produzione di vino è un settore trainante per l’economia di questa zona. Il Monte Genuardo (1180 m), sovrasta Sambuca di Sicilia a nord ed è sede di un moderno parco eolico, mentre nella valle sottostante si trova il bacino artificiale Lago Arancio. La terra che circonda questi punti di riferimento costruiti dall’uomo è dominata da uliveti e vigneti,molti dei quali, in quantità sempre maggiore, producono vini Sambuca di Sicilia DOC. In tutta la Sicilia solo una piccola parte del vino viene prodotta sotto le denominazioni DOC, e sebbene sia in aumento, la maggior parte del vino prodotto in quest’area viene ancora prodotta sotto denominazioni IGT. Oltre ai vini base rosso, rosato e bianco, la denominazione comprende anche vini passiti prodotti con il vitigno Inzolia, cui si aggiungono Grillo e Sauvignon. Un certo numero di tipologie di vini varietali viene prodotto nella denominazione Sambuca di Sicilia DOC, poiché sempre di più i produttori di vino siciliani si rivolgono a consumatori che ricercano questo tipo di vini, sia in Europa, che nelle Americhe e nel mondo in generale. Questi vini vengono ottenuti da un minimo dell’85% della varietà indicata sull’etichetta, come avviene nella maggior parte delle regioni vinicole in tutto il mondo. I vini rossi in purezza sono il Nero d’Avola, Sangiovese, Syrah, Cabernet Sauvignon e Merlot, mentre i bianchi sono Inzolia, Chardonnay e Grecanico. Non esiste una tipologia Novello e nemmeno una superiore per i bianchi. Vi è, invece, una menzione riserva disponibile per vini rossi che siano stati sottoposti ad un periodo di affinamento di almeno 24 mesi prima della messa in commercio, di cui almeno sei mesi devono essere in legno.