Strada del vino del Val di Noto

strada del vino del val di noto

Un itinerario tra storia e tradizioni enogastronomiche

Fin dai tempi della colonizzazione greca, la Sicilia è sempre stata una terra particolarmente feconda, ricca di storia, di cultura (e di culture) e anche di sapori.
Le tradizioni enogastronomiche sicule sono famose ed esportate in tutto il mondo. In particolare, moltissime sono le eccellenze nell’ambito della viticoltura e della vinicoltura. Conosciuta anche con l’appellativo di “Isola del Vino”, la Sicilia è un angolo di paradiso per coloro che sono alla ricerca di esperienze indimenticabili.
La Strada del Vino del Val di Noto, nel cuore della Sicilia sud-orientale, ne è una delle maggiori testimonianze.

Un po’ di storia

In quell’area che un tempo costituiva la maestosa Magna Grecia, potrete godere non solo di bellezze architettoniche in stile barocco, alcune delle quali riconosciute come Patrimonio mondiale dell’Unesco, ma anche di una enogastronomia che ha mantenuto nei secoli una vera e propria autenticità.
Insomma, un vero connubio tra storia e prodotti della terra, che potrete ammirare grazie ai numerosi itinerari di questo pezzo di terra sicula.
L’associazione Strada del Vino del Val di Noto nasce il 12 luglio 2003, con lo scopo essenziale di raggruppare tutte le eccellenze del territorio compreso tra cinque comuni della provincia di Siracusa, tra cui Palazzolo Acreide (sui monti Iblei), Avola, Noto, Rosolini e Pachino, e uno della provincia di Ragusa, ovvero Ispica.
L’associazione comprende circa una trentina di aziende vitivinicole, un Consorzio di Tutela e diversi operatori turistici operanti in ricettività e ristorazione.

L’itinerario, che si snoda tra arte e cultura, parchi archeologici e piccoli centri storici, mare cristallino e natura incontaminata, vi permette di scoprire le straordinarie risorse enologiche più rappresentative della regione, accompagnate dai prodotti direttamente coltivati su quelle terre.
Oltre ai vini, infatti, il percorso della strada del vino del Val di Noto, tende a valorizzare anche una serie di eccellenze gastronomiche, sempre legate al territorio, come il pomodoro IGP Pachino, il melone IGP Pachino, l’Olio extravergine d’Oliva DOP Monti Iblei, la Mandorla Pizzuta di Avola, il Carciofo Violetto e la Carota Novella di Ispica, l’Arancia Rossa di Sicilia.
Grazie all’alta qualità dei vini e dei prodotti, verranno soddisfatti anche i palati più esigenti.

Itinerari

I percorsi consigliati per la strada del vino del Val di Noto sono principalmente due. Il primo ha il suo punto di partenza nel fascinoso centro della città di Noto e scende nell’entroterra fino a Rosolini ed Ispica.
Il secondo si snoda nella zona di Avola, passa per il centro di Noto e costeggia il mare fino a Pachino.
Entrambi gli itinerari sono ben segnalati da una cartellonistica apposita che fa tappa in numerose aziende agricole produttrici di specialità locali, oltre che in cantine dove si potranno prenotare ottime degustazioni.
Premesso che esistono dei veri e propri tour già organizzati da agenzie, la soluzione ottimale per godere a pieno di questa esperienza è il fai-da-te. Il consiglio, in altri termini, è quello di informarsi sui siti ufficiali delle cantine che si incontrano lungo l’itinerario e prenotare le esperienze degustative che più di confanno ai propri gusti e alle proprie esigenze.

Paesaggi e vigneti della strada del vino del Val di Noto

Paesaggi e vigneti della strada del vino del Val di Noto

Proprio per agevolarvi nell’organizzazione dell’itinerario, qui di seguito troverete preziosi consigli sulle bellezze del territorio e sui principali vitigni.
Sui siti delle aziende agricole aderenti all’associazione potrete reperire tutte le informazioni di cui avrete bisogno.

Avola è una città elegante, il cui centro si sviluppa interamente lungo la costa ionica della Sicilia, precisamente nel bel mezzo del Golfo di Noto.
La struttura urbanistica esagonale, con una piazza centrale di forma quadrata posta al centro di una croce ideale alle cui estremità si posizionano altre piazze più piccole, rispecchia quella di una classica città rinascimentale.
Oltre alla bellezze architettoniche barocche che potrete ammirare nel centro cittadino, tra cii spiccano per la loro magnificenza la Chiesa Madre e le Chiese di Santa Venera e Sant’Antonio, un’attrazione di particolare valore naturalistico è la Cava Grande del Cassibile. Si tratta di un canyon selvaggio, costellato da numerose grotte (alcune delle quali visitabili) e lungo il quale è possibile ammirare alcune specie particolari di fauna, come orchidee di ogni grandezza e colore e imponenti oleandri.
Avola dà il nome al vino più prestigioso della zona, il Nero d’Avola. La Strada del Vino del Val di Noto è stata anche ribattezzata come “Strada del Vino d’Avola”, proprio per l’importanza che questo vitigno a bacca rossa riveste nella tradizione della zona.

Il vitigno Nero d’Avola è coltivato anche nella zona di Noto. Questa antica cittadina è punto nevralgico per migliaia di turisti ogni anno, grazie ai suoi capolavori in stile barocco, come lo storico palazzo Nicolaci e la famosa Cattedrale.
Il clima particolarmente ventoso e con scarse precipitazioni, nonché le antiche tradizioni contadine tramandate fin dai tempi della Magna Grecia, sono un connubio di elementi che da tempi antichissimi ha permesso la cultura del vitigno di Nero d’Avola. In passato utilizzato più come vino da taglio, oggi ha raggiunto livelli di eccellenza anche da solo.

Calice di vino nero d'avola

Il vino che si ottiene da questo vitigno è famoso in tutto il mondo per il suo colore rosso rubino intenso e molto trasparente, peculiarità dovuta al quasi sempre breve invecchiamento.
All’olfatto risulta molto fruttato: prugna e ciliegia sono i profumi che spiccano maggiormente, oltre a quelli di cacao e liquirizia. Inconfondibile anche l’odore di carruba, una pianta mediterranea diffusa nell’Italia meridionale, soprattutto in provincia di Ragusa.
Il retrogusto acidulo ben si sposa con i piatti tipici della tradizione siciliana, come la pasta alla Norma o un’ottima tagliata di tonno fresco: pur essendo un vino rosso, infatti, è adatto anche a quei tipi di pesce caratterizzati da carne più ricca, consistente e dal sapore più deciso.
Data la sua accentuata corposità, è un ottimo abbinamento anche per formaggi stagionati, come un pecorino siciliano o un Ragusano DOP, o per crostini con patè particolarmente saporiti (come quello di olive).

La coltivazione del Nero d’Avola è tradizionalmente lunga e faticosa, anche per il fatto che fino a pochi decenni fa veniva svolta manualmente, con solo l’ausilio di un mulo per svangare la terra. Inoltre, questo vitigno richiedeva interventi periodici di manutenzione manuale, che richiedevano spesso grande maestria ed esperienza. Ad oggi, grazie all’evoluzione delle tecniche agricole, il Nero d’Avola è il primo prodotto della zona, quanto a numero di bottiglie messe in commercio.
Da non dimenticare che nella zona di Noto, oltre al Nero d’Avola, è famoso anche un’altra varietà di vitigno, ovvero il Moscato giallo, da cui si produce il Moscato di Noto, un classico vino da dessert dal retrogusto più liquoroso. L’accostamento più comune è, infatti, quello con i classici dolci siciliani, come le paste di mandorla, i cannoli alla ricotta o la cassata. Per ciò che riguarda, invece, i cibi salati, il Moscato si può piacevolmente abbinare ai primi piatti di pesce, specialmente quelli a base di frutti di mare, ostriche, trote, formaggi dolci o comunque meno stagionati e frutta sciroppata.

Altra meta da non perdere percorrendo la strada del vino del Val di Noto è Ispica. Il centro abitato di questo piccolo comune sorge oggi su di una collina a circa 7 km dal mare, ma le testimonianze delle sue origini sono a valle, in quelli che oggi sono diventati i frequentatissimi siti archeologici di Parco della Forza e Cava d’Ispica.
Quest’ultima è una vallata fluviale immersa nella macchia mediterranea, che testimonia i primi insediamenti della città. Al suo interno custodisce necropoli preistoriche, catacombe cristiane, oratori rupestri, eremi monastici e nuclei abitativi di varia natura, che sicuramente meritano una visita.
Nella zona si produce l’Eloro DOC, un vino ottenuto da uve nero d’Avola, Frappato e Pignanello, che potrai degustare, in diverse cantine della zona.
Si tratta di un vino rosso, he all’olfatto ricorda la ciliegia, i frutti di bosco, oltre che la vaniglia. E’ un ottimo abbinamento con secondi piatti a base di carne e selvaggina.

L’Eloro DOC viene prodotto anche nella zona di Pachino, famosa soprattutto per la produzione del pomodoro.
Si tratta di una cittadina posta all’estremo sud della Sicilia orientale, dominata dall’Oasi faunistica di Vendicari. Nelle sue spiagge ancora incontaminate dall’opera dell’uomo è possibile ammirare bellezze indescrivibili, come fenicotteri, cicogne e cormorani.

Paesaggio antico borgo di Marzamemi

Da non perdere una passeggiata nell’antico borgo Marinaro di Marzamemi. Conosciuta per Piazza Regina Margherita, su cui si affacciano bar e ristoranti molto frequentati, è anche sede di numerosi eventi culturali come festival cinematografici. La piazza, che è da sempre la foto cartolina di Marzamemi, è costellata di tavoli e sedie colorate, vasi di cotto dipinti a mano strabordanti di fiori, una serie infinita di lampadine che penzolano da fili che vanno da un lato all’altro di piccoli angoli della piazza. L’atmosfera che vi si respira è magica, soprattutto al tramonto.
Inoltre, le sue opere storico-architettoniche, tra cui le Saline e la Tonnara sono di valore inestimabile.

Spostandosi nell’entroterra, l’itinerario della Strada del Vino del Val di Noto incontra anche il centro dei Comuni minori di Palazzolo Acreide e Rosolini. Qui potrete prenotare le degustazioni di vini a base di Nero d’Avola e Moscato, oltre che di Eloro.
Palazzolo, in particolare, è uno dei più suggestivi borghi siciliani. Abbarbicato sui Monti Iblei, è qui che viene prodotto il delizioso olio extravergine di oliva.

Approfondimenti sul Moscato di Siracusa DOC

Considerato il vino più antico della zona, questo prodotto è un altro fiore all’occhiello della Strada del Vino del Val di Noto.
L’unico vitigno che, secondo il disciplinare, può essere utilizzato per la produzione di questa denominazione è il Moscato bianco, che viene chiamato anche Moscato giallo o Moscatella.
Con il suo colore dorato, più o meno intenso, è un vino bianco fermo.
Si caratterizza per essere molto aromatico all’olfatto, con sentori che spaziano dalla frutta matura, alla frutta candita, ai fiori d’arancia.
Al palato risulta dolce e per questo è consigliato in abbinamento con la pasticceria secca siciliana e con formaggi stagionati.

Iniziative

Sono numerose le iniziative e gli eventi legati al vino e ai sapori della stada del vino del Val di Noto.
Ogni anno, si rinnova l’appuntamento con Calici di stelle, un evento che si tiene il 10 agosto, nella notte di San Lorenzo sotto un tappeto di stelle cadenti.
Si tratta di un’occasione speciale per incontrare le aziende agricole e conoscere da vicino produttori e tecniche di produzione, oltre che a degustare i loro prodotti più caratteristici.
Sempre più spesso le eccellenze vinicole di quest’area si affacciano sui tavoli degli eventi più prestigiosi, come il Vinitaly di Verona, con risultati sempre sorprendenti.

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