Origine del nome e storia del vitigno
Il Cannonau è un vitigno autoctono la cui coltivazione è diffusa esclusivamente in Sardegna. In passato si credeva fosse arrivato dalla Spagna, con il commercio degli Aragonesi del quindicesimo secolo, e che fosse una variazione genetica del “Grenache”. Tale ipotesi è stata recentemente del tutto smontata con il ritrovamento di alcuni vinaccioli tra i reperti del sito archeologico nuragico di “Duos Nuraghes” che hanno aperto la conoscenza della vera storia del Cannonau. Oggi si sa con certezza che il vitigno a bacca rossa è quello più antico del Mediterraneo, trasportato dalla Fenicia attraverso il mare da quel popolo che aveva un’ottima conoscenza della coltivazione delle viti e della produzione del vino. Il vitigno era molto conosciuto nelle fertili terre della Mesopotamia e dell’Illiria e in Sardegna il Cannonau ha trovato un clima e un ambiente favorevole per la sua crescita. Oggi la coltivazione del vitigno dalle bacche rosse e la produzione del vino Cannonau nell’isola italiana sono molto floride al punto da occupare un posto di primo piano ed essere considerato il simbolo dell’enologia sarda.
I vigneti del Cannonau sono quindi i più coltivati in tutta la Sardegna, offrendo varie tipologie di vino, caratterizzati da diverse intensità di gradazioni:
– il Cannonau Rosato è quello più semplice e diretto;
– il Cannonau Rosso si distingue per una tannicità particolare e un’alta concentrazione “zuccherina” per cui è molto dolce;
– la Riserva Cannonau, con il suo peculiare invecchiamento di almeno due anni, e un minimo di sei mesi di botte, è vendemmiato a mano e posto a maturare in botti di rovere oppure di “barriques”;
– il Cannonau Liquoroso è prodotto nelle versione dolce, etereo e armonico, e secco, dall’intensità corposa.

Zone di coltivazione e denominazioni
La Sardegna, caratterizzata per la difformità del suo territorio, accoglie le coltivazioni del vitigno Cannonau in vigneti dislocati su tutta l’isola. I terreni adibiti a vigne sono molto diversificati tra loro per la loro natura argillosa o sabbiosa, ma sempre priva di fosforo e azoto. Le maggiori aziende di produzione vinicola del Cannonau si trovano dislocate nelle due province di Nuoro, nella zona centrale della Sardegna, e di Cagliari, nella zona più a meridione.
Il vitigno Cannonau ha il riconoscimento DOC istituito tramite Decreto nella “Gazzetta Ufficiale del 7 luglio 1972, numero 248”. La produzione del vino Cannonau è consentita con il 90% dell’uva proveniente dei vitigni.
Dall’anno 1992 anche altre tipologie di Cannonau, chiamate sottocategorie, sono state insignite del riconoscimento DOC, mentre per avere il titolo di Riserva Cannonau, il vino necessita un invecchiamento di almeno due anni, e un minimo di riposo riferito a sei mesi di botte in rovere.
Per la produzione di alcuni vini appartenenti alle sottocategorie, il “Dolia”, il “Cannonau di Sardegna DOC” e il “Blasio” e il “Cannonau di Sardegna DOC Riserva di Cantine di Dolianova” sono previste due diverse tecniche di vinificazione in grado di influenzare le “proprietà organolettiche”, il sapore e il colore.

Caratteristiche ampelografiche del vitigno
La caratteristica ampelografica di maggior rilievo di questa varietà d’uva è indubbiamente la forma della foglia, “reniforme” e arcuata, caratterizzata da un bel colore verde, intenso e lucente. Il grappolo, molto compatto e serrato, ha una grandezza media, somigliante a un cono. Gli acini sono abbastanza piccoli, molto scuri e tendenti al nero – blu, con la buccia così pruinosa da sembrare marmorea. L’uva Cannonau ha una maturazione settembrina, quindi piuttosto tardiva. I tralci sono piuttosto vigorosi e facilmente adattabili sia al clima, sia al terreno.

Caratteristiche degustative del vino
Le uve Cannonau danno vita a un vino intenso e vellutato, con lievissime sfumature acidule. La dotazione tanninica è abbastanza ampia e decisa: ricorda la liquirizia, il caffè, il rabarbaro. La struttura elegante del bouquet è avvolgente, con la ricchezza di frutti e fiori rossi, intensi e aromatici come solo quelli nati nella macchia mediterranea sanno esserlo. Sicuramente è un vino affascinante, capace di avvolgere completamente per quel soffio iodato e balsamico che lo rende unico. Il Cannonau è anche un vino elegante nella sua struttura suggestiva che ricorda la macchia, l’eucalipto e la resina.

Abbinamenti consigliati per il vino Cannonau
Essendo un vino possente e poderoso, i toni speziati del Cannonau sposano sicuramente con primi piatti particolari come il risotto al tartufo, le tagliatelle con ragù di funghi, le lasagne agli asparagi, le penne ai carciofi. La raffinatezza del Cannonau accoglie anche ad ampio raggio piatti di carni importanti e generose come le fantastiche grigliate di manzo e suino. Ottimo per i piatti provenienti dalla tradizione sarda, ma anche per i gustosi formaggi caprini e pecorini, stagionati e saporiti.
L’alternativa più consigliata? Un Cannonau Riserva abbinato al primo piatto sardo per eccellenza: gli gnocchetti, i magnifici “malloreddus“, conditi con un eccellente ragù di salsiccia di carne suina.