Vino regalo: le domande da farci per indovinare i gusti del nostro ospite

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Il vino, da sempre conosciuto come il nettare degli Dei, ha una storia lunga più di 200 milioni di anni. Basti pensare che nella mitologia Romana e Greca sono presenti delle divinità protettrici del vino: rispettivamente, Bacco e Dionisio.

Le prime tracce della vite compaiono sin dalla preistoria, più precisamente già dal Neolitico. Furono poi i Fenici a portare la vite in Grecia. La coltivazione del vino giunse in Italia grazie prima agli Etruschi e poi ai Romani. Si deve a quest’ultimi, in particolare, l’introduzione dell’Enologia quale scienza che studia la coltivazione del vino.

Il vino in origine derivava dalla fermentazione naturale del succo d’uva e grazie, alle numerose tecniche che si sono susseguite negli anni attraverso i vari popoli, è diventata la bevanda che conosciamo oggi.

Oggi, il vino è uno dei regali più graditi, che riesce in qualche modo a mettere quasi tutti d’accordo. Esso, spesso è associato alla ricchezza, al prestigio, alla convivialità e all’allegria.

Le innumerevoli tipologie di vino lo rendono un regalo che può essere ripetuto più volte ed essere sempre diverso. Infatti, si potrà cambiare la provenienza, l’uva, il colore del vino, la cantina e tant’altro, ed essere così sempre originali.

Come scegliere il vino migliore

Molti pensano che per fare bella figura nel regalare una bottiglia di vino occorra spendere tanto, ma in realtà non è così. Per scegliere un ottimo vino, adatto per l’occasione, bisogna considerare altre caratteristiche come la denominazione del vino, l’imbottigliamento, la presenza di altre sostanze e il grado alcolico.

Tra le caratteristiche da tener in considerazione c’è la denominazione dei vini che serve ad identificarli e classificarli in base alle caratteristiche qualitative legate alla zona di produzione. Va indicata in etichetta ed è una forma di tutela per il consumatore.
Tra le sigle utilizzate per la denominazione del vino, in Italia abbiamo DOC (Denominazione di Origine Controllata), DOP (Denominazione di Origine Protetta), DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita) e IGP (Indicazione Geografica Protetta). Inoltre, per alcuni casi è obbligatorio inserire l’anno in cui è stata fatta la vendemmia, la cosiddetta annata.

Un altro aspetto importante è l’imbottigliamento ovvero la fase finale della produzione del vino che l’inizio di una fase nuova, in quanto il vino continua a svilupparsi all’interno della bottiglia fino a quando verrà consumato. Questa fase è importantissima, in quanto una volta sigillata la bottiglia non sarà più possibile intervenire sulla qualità del vino.

L’azienda produttrice e l’azienda imbottigliatrice del vino non sempre coincidono. Per legge, nell’etichetta vanno inseriti solo i dati relativi all’azienda imbottigliatrice del vino, tranne per quanto riguarda la produzione di vini frizzanti e spumanti. In questo caso, infatti, devono essere indicate entrambe le aziende.

Spesso nella produzione del vino, per aiutare la conservazione, vengono aggiunte delle sostanze, in quanto sono molto utili per le loro proprietà antiossidanti e antibatteriche. Tuttavia, queste sostanze possono causare intolleranze o delle vere e proprie allergie. Per questo motivo bisogna fare molta attenzione alla loro presenza.

Altro parametro da valutare è Il grado alcolico che indica la percentuale di alcol presente nel vino ed è obbligatorio segnalarlo nell’etichetta. Naturalmente, non è una caratteristica qualitativa del vino, bensì soggettiva, che va considerata nella fase di scelta del vino.

vino regalo con fiocco

Domande da farci per scegliere il perfetto vino regalo

Un ottimo vino regalo è sicuramente una buona idea in qualsiasi occasione, sia nel caso in cui si tratti di una cena tra amici o parenti sia nel caso in cui si tratti di una cena più formale. Bisogna in ogni caso evitare la banalità o scegliere la bottiglia di vino da regalare seguendo solo l’istinto o, peggio, basandosi sul prezzo.

Ecco perché sarebbe opportuno seguire alcune semplici regole che aiutino nella scelta del vino perfetto da regalare. Queste regola si sostanziano in alcune semplici domande che bisogna porsi.

Studi recenti hanno affermato che uomini e donne hanno gusti diversi in relazione al vino. In base a queste ricerche, gli uomini prediligono i rossi fermi, mentre le donne preferiscono i bianchi frizzanti. Le donne, inoltre, tendono a concentrarsi maggiormente sulle caratteristiche principali del prodotto e sull’abbinamento con il cibo servito per quella particolare occasione.

E’ ovvio che non è una regola assoluta, ma può rappresentare un’ottima base di partenza per scegliere il vino da regalare.

Sempre più spesso, inoltre, chi è amante del buon vino è anche una persona attenta alla produzione biologica. In questo caso si può andare sul sicuro scegliendo, appunto, un vino biologico. Questi tipi di vino, infatti, non presentano additivi chimici né solfiti.

Ulteriore domanda da porsi è quella relativa alla tipologia del destinatario del vino regalo. Se si tratta di un semplice amatore di vino, allora si può optare per un vino appartenente ad una cantina abbastanza conosciuta anche tra i neofiti del vino come, ad esempio, il Barolo, il Chianti o il Brunello.

Se, invece, si ha a che fare con un soggetto più esperto, allora bisogna certamente scegliere un vino più pregiato, facendo attenzione anche all’etichetta.

Un esperto, ad esempio, farà particolare attenzione al tipo di tutela del vino, indicata il più delle volte nell’etichetta dello stesso.

Come già detto, in enologia esistono quattro tipi di tutela del vino, ossia DOPDOCGDOC e IGT, le quali indicato che il vino è stato prodotto con precise regole e che possiede una provenienza chiara. Un esperto di vino guarderà sicuramente questo dettaglio.

La scelta del perfetto vino regalo dipende soprattutto dal tipo di menù che sarà servito durante la cena. In base alla regola generale, si predilige un buon vino rosso se il menù è a base di carne, un buon vino bianco se invece il menù è a base di pesce.

Altro elemento da prendere in considerazione è il tipo di cena in cui si è stati invitati. Se si tratta di una cena tra amici o parenti, allora la scelta può risultare abbastanza semplice. Si tratta, infatti, di una situazione più confidenziale nella quale è possibile chiedere tranquillamente quale sarà il menù della serata o quali potrebbero essere i vini preferiti dai commensali. In questo modo non sarà difficile presentarti con la bottiglia perfetta, evitando di incorrere in brutte figure.

Se, invece, si tratta di una cena formale in cui non si conoscono i commensali, allora la situazione si complica in quanto, secondo il galateo, non è opportuno in questi casi chiedere cosa prevede il menù. La scelta migliore da seguire è quella di regalare un vino che stia bene, ad esempio, all’inizio della cena. Un vino bianco preferibilmente aromatico è l’ideale in questi casi dal momento che in generale si adatta molto bene con gli antipasti o l’aperitivo iniziale. Se invece si desidera regalare un vino che chiuda la cena, allora l’ideale è scegliere un vino frizzante dal momento che è particolarmente adatto per il dessert.

I migliori vini da regalare

Come già detto in precedenza, esistono vini che si adattano meglio di altri a determinati menù o a singole pietanze. Le loro caratteristiche organolettiche, infatti, permettono di associarli a determinati cibi.

Vini frizzanti e spumanti

Caratteristiche principali dei vini frizzanti e degli spumanti sono la spuma e le bollicine, create al momento dell’apertura del vino grazie alla fuoriuscita dell’anidride carbonica disciolta al loro interno. A seconda della pressione dell’anidride carbonica, il vino viene distinto in frizzante o spumante. Entrambi scaturiscono dalla rifermentazione di un vino base, addizionato di zucchero e lieviti. Sono particolarmente adatti per gli aperitivi o per i menu a base di pesce. Esempio di vino frizzante è il Bianco di Nera.

Vini bianchi leggeri

Questi tipi di vini vengono prodotti attraverso la vinificazione in bianco, allontanando bucce e vinacce. Vengono successivamente fatti fermentare per un determinato periodo prima di essere imbottigliati. Sono vini ideali per accompagnare aperitivi e primi piatti. Ne è un esempio il Firriato Etna Bianco Doc.

Vini Rosati

Sono vini che possono essere ottenuti mediante due differenti modi: o attraverso l’assemblaggio di vini rossi e bianchi oppure attraverso una breve macerazione sulle bucce di mosti appartenenti alla varietà a bacca nera.

Particolarmente fruttati e dal profumo floreale, sono molto apprezzati per la loro freschezza e vivacità. Si accompagnano bene con gli antipasti a base di salumi e con i formaggi, ma anche con il carpaccio di carne o di pesce. Ne è esempio il vino Alie Rosè Toscana Igt.

Vini rossi leggeri

Sono ottenuti attraverso tecniche di vinificazione abbastanza semplici che non richiedono lunghi tempi di macerazione dei mosti sulle bucce. In questo caso influiscono molto la varietà dell’uva impiegata e, soprattutto, il clima. I climi più caldi, infatti, favoriscono la maturazione zuccherina, aumentando così l’alcolicità del vino. Sono vini ideali soprattutto per le grigliate di carne. Esempio di tale tipo di vino è il Barbera D’Asti, un vino Docg.

Vini da dessert

vini da dessert o vini dolci possono essere sia i vini frizzanti sia i vini passiti e liquorosi. Quest’ultimi vengono ottenuti attraverso l’interruzione della fermentazione con l’aggiunta di alcol e sottoposti, successivamente, a lunghi periodi di invecchiamento. Ne sono esempio lo Sherry, il Porto ed il Marsala.

Non è sempre semplice indovinare il giusto vino da regalare in determinate occasioni, ma sicuramente risulta essere un regalo particolarmente apprezzato. E’ necessario, pertanto, saper valutare con attenzione ogni singola situazione, in modo da riuscire a fare bella figura anche quando non si conoscono i gusti di coloro a cui è destinato il vino regalo.

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