Bardolino DOC

1) Cenni Storici della denominazione Bardolino DOC

Le testimonianze del vino Bardolino DOC sono molto antiche e risalgono precisamente all’era medievale. Nonostante le testimonianze risultano essere antiche, solamente a partire dal XIX secolo inizia ad affermarsi la zona dedicata alla produzione del vino Bardolino soprattutto grazie a pochissimi lotti che con il tempo entrarono a far parte del disciplinare Superiore. Fu proprio uno dei più noti scrittore di Brescia nel 1897 a individuarlo come vino di qualità. Altri scrittore come Giovanni Battista Perez lo definì come un vino caratterizzato da un colore molto chiaro, altri lo descrissero come un vino asciutto, leggero e dotato di un sapore delicato. Da quel momento in poi, la diffusione del vino Bardolino DOC comincia a crescere enormemente fino al punto in cui venne creato il primo Consorzio nel 1937, dedicato alla difesa dei vini provenienti dalle coltivazioni Veronesi. Arriva il momento in cui il vino Bardolino DOC inizia a farsi conoscere per le sue caratteristiche qualitative e ad essere esportato in ogni parte del mondo.

Ritrovamenti archeologici dell’età del bronzo, reperti romani per l’uso del vino nei riti religiosi, raffigurazioni di grappoli nelle chiese medioevali, documenti di compravendite di vigneti, nonché scritti di autori famosi del XV secolo, testimoniano la lunga ed ininterrotta tradizione vitivinicola della zona del Bardolino. È nel XIX secolo che la produzione vinicola della zona incomincia ad essere identificata esplicitamente con il nome di “Bardolino”, con le prime analisi chimiche effettuate nel 1873. Come testimonia nel 1897 lo scrittore bresciano Giuseppe Solitro:

“Tra i più reputati della regione sono quelli di Bardolino, che questo nome corron tutta l’Italia e competono con i migliori della penisola”.

Giovanni Battista Perez, in un testo pubblicato nel 1900, descrive il vino “di tinta rosso-chiara” del distretto di Bardolino, soffermandosi sulle caratteristiche organolettiche della produzione delle varie località di quella che è l’attuale area del Bardolino. Alcuni autori nei primi anni del 1900 caratterizzavano il Bardolino, come “salatino”, oppure “asciutto e leggero, dotato di una sottile sapidità”, peculiarità che tutt’oggi differenzia il Bardolino da vini simili ottenuti nelle zone limitrofe.

Per quanto riguarda il vino Chiaretto, tipico della zona, la tradizione vuole che la formula per la sua preparazione sia stata elaborata nel 1896 sul lago di Garda dal senatore, avvocato e scrittore veneziano Pompeo Molmenti, che sembra avesse appreso in Francia la tecnica della vinificazione “in bianco” delle uve rosse: Zeffiro Bocci nel 1970 scriveva che

“nelle zone viticole veronesi adiacenti al Benaco, si è sempre prodotto un Chiaretto del Garda ben definito”.

Nel 1926 viene costituito il primo “Consorzio di difesa del vino tipico Bardolino”.

Studi pedologici degli anni ’30 individuano, nel contesto del territorio della denominazione Bardolino, la zona denominata Classica. Nel 1937 viene istituito il “Consorzio di difesa per la tutela dei vini pregiati veronesi”, indicando fra le tipologie tutelate il Bardolino.

Negli anni ’40 e ’50 bottiglie di vino etichettate come “Bardolino” o “Bardolino Extra” vengono già esportate negli Stati Uniti. La storia moderna del Bardolino ha ufficialmente origine nel 1968, data di approvazione del Decreto presidenziale che istituisce la Denominazione d’origine protetta “Bardolino” e l’anno successivo viene istituito il Consorzio di tutela del vino Bardolino. Grazie alla sua precisa identità storica e la sua qualità, oggi la denominazione Bardolino è conosciuta e apprezzata in tutto il mondo, dove viene venduto oltre il 60% del prodotto.

Il Vino DOC Bardolino ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 28 maggio 1968.

2) Area di Produzione della denominazione Bardolino DOC

La zona di produzione del Bardolino DOC è caratterizzata da un terreno collinare appartenente alle colline moreaniche che hanno un’ottima predisposizione vinicola. Infatti, il suolo di tale terreno, soprattutto nel periodo invernale, tende a riscaldarsi per permettere poi un’ottima crescita dei germogli, una buona fioritura e allegagione al fine di consentire un’eccellente sviluppo sia dei grappolo che dei tralci nonché un buon sapore anche nei periodi più critici. Per quanto concerne invece le forme di allevamento, per questo tipo di vino possono essere accettate solamente le forme di allevamento a spalliera sia semplice che doppia. La pargoletta, in questi casi, deve essere pendente da un lato e aperta.

L’area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Bardolino si estende sulla fascia pedemontana in provincia di Verona, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all’espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.

  • La Zona di Produzione del Vino DOC Bardolino è localizzata in:
    • provincia di Verona e comprende il territorio dei comuni di Bardolino, Garda, Lazise, Affi, Costermano, Cavaion, Torri del Benaco, Caprino, Rivoli Veronese, Pastrengo, Bussolengo, Sona, Sommacampagna, Castelnuovo, Peschiera e Valeggio.
  • La Zona di Produzione del Vino DOC Bardolino Classico è localizzata in:
    • provincia di Verona e comprende il territorio dei comuni di Bardolino, Garda, Lazise, Affi, Costermano e Cavaion.

3) Tipologie di Vino della denominazione Bardolino DOC

  1. Bardolino 

    Versione: Secco
    Tasso Alcolometrico: 10,50%

    Vino Rosso dal colore rosso rubino tendente a volte al cerasuolo che si trasforma in granato con l’invecchiamento, odore caratteristico, vinoso e sapore asciutto, sapido, armonico.

    Composizione:

    • >< 35-8020% - Corvina, Corvinone
    • >< 10-40% - Rondinella
    • =< 15% - Molinara
    • =< 2010%

      Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella provincia di Verona, con un limite del 10% per ogni singolo vitigno utilizzato.

  2. Bardolino Classico 

    Versione: Secco
    Tasso Alcolometrico: 10,50%

    Vino Rosso Classico dal colore rosso rubino tendente a volte al cerasuolo che si trasforma in granato con l’invecchiamento, odore caratteristico, vinoso e sapore asciutto, sapido, armonico.

    Composizione:

    • >< 35-8020% - Corvina, Corvinone
    • >< 10-40% - Rondinella
    • =< 15% - Molinara
    • =< 2010%

      Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella provincia di Verona, con un limite del 10% per ogni singolo vitigno utilizzato.

  3. Bardolino Novello 

    Versione: Secco
    Tasso Alcolometrico: 11%

    Vino Rosso Novello dal colore rosso rubino chiaro, odore caratteristico, intenso, fruttato e sapore asciutto, morbido, sapido, leggermente acidulo fresco, talvolta leggermente vivace.

    Composizione:

    • >< 35-8020% - Corvina, Corvinone
    • >< 10-40% - Rondinella
    • =< 15% - Molinara
    • =< 2010%

      Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella provincia di Verona, con un limite del 10% per ogni singolo vitigno utilizzato.

  4. Bardolino Classico Novello 

    Versione: Secco
    Tasso Alcolometrico: 11%

    Vino Rosso Classico Novello dal colore rosso rubino chiaro, odore caratteristico, intenso, fruttato e sapore asciutto, morbido, sapido, leggermente acidulo fresco, talvolta leggermente vivace.

    Composizione:

    • >< 35-8020% - Corvina, Corvinone
    • >< 10-40% - Rondinella
    • =< 15% - Molinara
    • =< 2010%

      Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella provincia di Verona, con un limite del 10% per ogni singolo vitigno utilizzato.

  5. Bardolino Chiaretto 

    Versione: Secco
    Tasso Alcolometrico: 10,50%

    Vino Rosato dal colore rosa tendente al granato con l’invecchiamento, odore caratteristico, fruttato, delicato e sapore morbido, sapido, armonico.

    Composizione:

    • >< 35-8020% - Corvina, Corvinone
    • >< 10-40% - Rondinella
    • =< 15% - Molinara
    • =< 2010%

      Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella provincia di Verona, con un limite del 10% per ogni singolo vitigno utilizzato.

  6. Bardolino Classico Chiaretto 

    Versione: Secco
    Tasso Alcolometrico: 10,50%

    Vino Rosato Classico dal colore rosa tendente al granato con l’invecchiamento, odore caratteristico, fruttato, delicato e sapore morbido, sapido, armonico.

    Composizione:

    • >< 35-8020% - Corvina, Corvinone
    • >< 10-40% - Rondinella
    • =< 15% - Molinara
    • =< 2010%

      Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella provincia di Verona, con un limite del 10% per ogni singolo vitigno utilizzato.

  7. Bardolino Chiaretto Spumante 

    Tasso Alcolometrico: 11,50%

    Vino Rosato Spumante dalla spuma fine e persistente, colore rosa tendente al granato con l’invecchiamento, odore caratteristico, delicato e sapore morbido, sapido, leggermente acidulo.

    Composizione:

    • >< 35-8020% - Corvina, Corvinone
    • >< 10-40% - Rondinella
    • =< 15% - Molinara
    • =< 2010%

      Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella provincia di Verona, con un limite del 10% per ogni singolo vitigno utilizzato.

4) Caratteristiche Organolettiche Bardolino DOC

Il vino Bardolino DOC si presenta con le seguenti caratteristiche: colore rosso rubino che con il tempo diventa più scuro soprattutto per quanto riguarda la varietà Superiore. Dal punto di vista olfattivo si presenta fresco con tendenze leggere e delicate quasi speziato e con accenni floreali mentre dal punto di vista gustativo è caratterizzato da un sapore quasi asciutto, leggero e nello stesso tempo amarognolo che a lungo andare diventa quasi frizzante. Nonostante ciò, al palato si mantiene comunque leggero e delicato.

5) Abbinamenti Culinari della denominazione Bardolino DOC

Essendo un vino molto leggero, il vino Bardolino DOC può essere abbinato a primi piatti di montagna come per esempio risotti ai funghi porcini, lasagne o ravioli di carne; si abbina moltissimo sia alle zuppe che alle minestre. Mentre per quanto riguarda i secondi piatti si sposa bene con carne sia alla griglia che arrosti.

6) Disciplinare della denominazione Bardolino DOC

Nell’area di diffusione del Bardolino vengono prodotti principalmente due denominazioni ovvero il Bardolino DOC e il Bardolino DOC Superiore; il primo comprende a sua volta altre tipologie come: il Bardolino DOC Classico, Bardolino Chiaretto classico, Bardolino Chiaretto Spumante e Novello.
Il nuovo disciplinare del vino Bardolino DOC è stato autorizzato dall’Assemblea dei Soci del 2018 e in base alla produzione si prevede una resa pari e non superiore ai 120 quintali per ettaro. Mentre per quanto riguarda le zone più piccole come La Rocca, Montebaldo o Sommacampana il rendimento non deve superare i 100 quintali per ettaro. Sempre in riferimento alle zone più piccole, il disciplinare prevede che il consumo del vino deve avvenire solamente a partire dal primo giorno di settembre dell’anno successivo alla produzione. I vitigni utilizzati per la produzione del vino Bardolino sono Uva Corvina utilizzata con una percentuale pari a 35-65%, Uva Rondinella la cui percentuale utilizzata è pari a 10-40%, Uva Molinara con una percentuale non superiore a 10%.

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