Il Sangiovese è il vitigno a bacca nera più diffuso in Italia. Il Sangiovese è anche in assoluto il vitigno più diffuso a prescindere dal colore, totalizzando più del 10% della superficie vitata totale del nostro Paese, seguito dal Trebbiano al secondo posto sia pure per poco (9,6%). Il secondo vitigno a bacca nera per diffusione dopo il Sangiovese è il Montepulciano, staccato di molto dal primo (3,9%) e poi il Merlot (2,9%). Il Sangiovese è presente nelle denominazioni di quasi tutte le regioni del centro-sud, dalla Sicilia all’Emilia-Romagna. Il Sangiovese ha numerosi sinonimi, molti dei quali molto noti, come Brunello, Morellino, Prugnolo gentile, etc. Per quanto vi siano differenze anche importanti a livello organolettico tra i vini prodotti a base di Sangiovese nelle varie regioni, le caratteristiche del vitigno di base rimangono sempre distinguibili. Il Sangiovese è un vitigno dotato di buona predisposizione all’affinamento, anche in legno, per cui a seconda della denominazione potremo imbatterci sia in versioni giovani e di facile beva che in vini importanti e di lungo affinamento. Il Sangiovesevini di colore rosso rubino intenso e vivace. Al naso i vini basati sul Sangiovese sono intensi e fini, con note fruttate e floreali, riconoscimenti di marasca, visciola e viola. Al palato i vini ottenuti col Sangiovese sono armonici ed equilibrati, in cui le sensazioni più dure del tannino e dell’acidità sono attenuate dalla struttura e dalla componente alcolica. Di buona persistenza gusto-olfattiva, i vini da Sangiovese sono un ottimo accompagnamento per primi piatti a base di sugo di carne, carni rosse in genere, sia alla brace che arrosto. Le riserve e le versioni a più lungo affinamento in genere si abbinano anche a piatti di selvaggina da pelo o da piuma.