La zona geografica corrispondente alla denominazione d’origine controllata “Colli di Scandiano e di Canossa DOC” ricade nella parte centro occidentale della regione Emilia-Romagna, nella provincia di Reggio Emilia, e interessa una fascia limitata di territorio, in senso meridiano, di collina e relativa pianura antistante, con un’altitudine media di 223 metri s.l.m. La denominazione di origine Colli di Scandiano e di Canossa DOC è riferita a diverse tipologie di vini bianchi, rossi e rosati, tradizionalmente frizzanti o spumanti, ma anche fermi, novelli e passiti dalle peculiari caratteristiche analitiche ed organolettiche. I vini bianchi sono principalmente derivati da vitigni autoctoni, locali come il vitigno Spergola (tipologie “bianco”, “bianco classico” e Spergola) o emiliani come la Malvasia di Candia aromatica, ma anche da varietà internazionali, tradizionalmente coltivate in loco. Tipicamente frizzanti e spumanti, sono caratterizzati da colore giallo paglierino, freschi e armonici, dai profumi e sapori caratteristici, più aromatici se derivati da vitigni con tale qualità, più sapidi se spumanti. Tra i vini rossi e rosati si distinguono le tipologie legate ai locali e tradizionali vitigni Lambrusco (Lambrusco Montericco rosato, Lambrusco Montericco rosso, Lambrusco Grasparossa ), tipicamente frizzanti, profumati, dal fruttato al floreale e dal buon contenuto acido e quelle legate ad altri vitigni (tra cui il vitigno autoctono Malbo gentile) più atti alla produzione di vini fermi, ma anche frizzanti, dal gusto armonico, pieno e morbido, fruttato.
In generale l’acidità naturale conferisce a tutti i vini della Colli di Scandiano e di Canossa DOC una buona vivacità e freschezza. La tradizionale dotazione di anidride carbonica della maggior parte dei vini prodotti nella zona partecipa all’equilibrio gustativo. I vini passiti sono più pieni e vellutati, bianchi, rosati o rossi, a seconda delle uve impiegate, a volte aromatici, ma sempre dal buon contenuto acido. I vini nelle versioni “novello”, risentono della macerazione carbonica, con aromi vinosi, fruttati tipici delle varietà di origine e sapidità elevata. Le versioni “riserva”, evidenziano sentori legati all’evoluzione di polifenoli e aromi durante dall’invecchiamento e all’obbligatorio passaggio in botte. Le versioni dolci, tradizionali della zona, si sposano bene con le bollicine, l’acidità ed i profumi legati ai vitigni e l’ambiente; tipici e importanti sono i mosti di uve parzialmente fermentati, caratterizzati da una ridotta gradazione alcolica e profumi importanti.