Vitigni del trentino: quali sono le varietà autoctone e le uve migliori

vitigno trentino

La coltivazione di vitigni del Trentino Alto Adige è chiamata anche “viticoltura eroica” a causa del territorio in cui si trova: quasi del tutto montano, con un clima rigido, difficile per la crescita delle piante. 

Ciò nonostante, l’86% delle terre coltivate in questa regione sono vitigni e la produzione di vino, qui, è tra le più floride d’Italia. 

Il Trentino rientra quindi tra le regioni più amate dagli appassionati di degustazioni ed è per loro importante conoscere il territorio per scegliere quali cantine visitare, visto il gran numero di queste presenti. 

Le migliori degustazioni trentine

Vista la moltitudine di offerte della regione, per quanto riguarda varietà di vini e cantine da visitare, una persona potrebbe sentirsi per un attimo sperduta e chiedersi in che modo affrontare le migliori degustazioni del posto. 

Sicuramente è richiesto molto tempo, in quanto le cantine del Trentino sono davvero molte, dislocate su tutto il territorio, e provandone diverse si ha modo di scoprire quali sottili differenze talvolta si presentano da una all’altra.

A volte infatti basta anche solo un terreno differente, una zona di coltivazione delle uve leggermente diversa, e benché si usino gli stessi vitigni si ha comunque modo di scoprire quanto i vini risultanti possano essere diversi. 

Per un’ottima degustazione, inoltre, il consiglio è quello di approfittare della permanenza in un posto meraviglioso come il Trentino Alto Adige per assaggiare i prodotti locali in accompagnamento ai suoi vini più famosi, tra cui ad esempio i canederli, gli strangolapreti, gli spatzle, la carne salada e ovviamente anche lo strudel di mele. 

Le passeggiate nei vitigni del Trentino

Tra una degustazione e un’altra, a questo punto, non resta che fare anche una bella passeggiata in queste terre andando in esplorazione dei vitigni del Trentino. 

Alcuni sono autoctoni, ovvero originari del posto, altri sono di importazione, ma restano fondamentali in quanto il luogo di coltivazione contribuisce per la maggiore al sapore finale del vino. 

La Piana Rotaliana

La Piana Rotaliana è una delle zone di produzione più a nord del Trentino Alto Adige. È un’area di circa 1200 ettari di terreno con a sinistra le sponde del fiume Adige e di fronte le catene montuose che sovrastano Mezzolombardo e Mezzocorona.  

In questa zona si può trovare in abbondanza la coltivazione del vitigno Teroldego, usato per la produzione del vino omonimo tra cui anche un DOC. 

È uno dei vitigni autoctoni del Trentino a bacca nera tra i più importanti, molto sensibile alle condizioni pedoclimatiche, tanto che riesce a dare risultati eccellenti e svilupparsi nella sua terra d’origine. 

Ha un foglia grande, pentagonale, trilobata, e il suo grappolo è medio grande, allungato e piramidale. L’acino anche risulta essere di media grandezza, rotondo, con buccia spessa e coriacea. 

Questo pregiato vitigno trentino è caratterizzato da un’elevata produttività e ciò costringe i coltivatori a un controllo della resa molto rigoroso. 

Valdadige Terradeiforti

L’area della Valdadige Terradeiforti è presente anch’essa nella valle del fiume Adige, tra l’altopiano della Lessinia, la catena del Monte Baldo e il lago di Garda. 

Qui le escursioni termiche sono molto elevate, con inverni rigidi e freddi, estati fresche, ma anche nella differenza tra notte e giorno le differenze di temperatura sono davvero elevate. 

Questa è la terra caratteristica dell’Enantio, un vitigno a bacca nera famoso per il suo colore pieno e scuro, che da origine a vini di corpo, dal carattere selvatico. 

In queste stesse terre è possibile anche trovare il Casetta, un altro vitigno trentino autoctono dalla fama abbastanza diffusa. È famoso per essere particolarmente longevo, tanto che non è raro trovare piante di più di 70 anni ancora produttive

È un vitigno a foglia media, pentagonale, e grappolo conico, anch’esso di dimensioni medie. La buccia degli acini è sottile, molto scura, sul nero-blu, e risulta essere abbastanza resistente al freddo e all’inverno. 

Risulta avere una buona vigoria ed essere in grado di adattarsi bene a terreni calcarei e collinari, con una buona esposizione di sole e vento. 

Trento DOC

La zona del Trento DOC si trova principalmente nella provincia di Trento, comprendendo numerose valli e aree anche adiacenti. È la denominazione più famosa nel Trentino, dove si produce l’omonimo spumante dalla combinazione di più vitigni:

  • Chardonnay. Un vitigno a bacca bianca di origine francese. Lo caratterizza la grande dote di invecchiamento, a discapito di una sensibile fragilità alle gelate e al marciume.
  • Pinot Bianco. Uno dei vitigni del Trentino che è però anch’esso di origine francese ed è diventato internazionale. Le sue ottime qualità enologiche lo rendono perfetto per i climi freschi e freddi, risultando fortemente resistente. 
  • Pinot Nero. Considerato un vitigno nobile per il suo pregio, possiede una bacca rossa da cui si può produrre l’omonimo vino Pinot Nero oppure da utilizzare in combinazione con altri vitigni. È di difficile coltivazione e vinificazione, questo lo porta a essere un pregio, grazie anche alla sua resa qualitativa eccellente. 
  • Pinot Meunier. Altra varietà di uva originaria della Francia e che poi ha avuto modo di diffondersi in tutto il territorio europeo. Il Pinot Meunier è un vitigno a bacca nera e si pensa sia probabilmente una mutazione del Pinot Nero. Rispetto a quest’ultimo, il Meunier resiste maggiormente alle gelate e ha un germogliamento più tardivo, per questo ha trovato nel Trentino Alto Adige un’ottima zona di crescita e produzione. 

Conclusioni

Il Trentino Alto Adige ha nella sua totalità delle terre coltivate l’86% dedicate solo alla viticoltura, nonostante la zona e il clima del posto siano tra le più ostiche per la crescita delle piante. 

Questo l’ha resa una regione di alto merito, tra gli appassionati di degustazioni vinicole, ed è spesso oggetto di turismo incentrato per l’appunto sulla scoperta delle sue cantine e le zone di produzione, dove è possibile passeggiare e sentire i profumi dei caratteristici vitigni del Trentino. 

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