Impollinazione vite

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Un buon vino si basa su un buon raccolto, ma riuscire a produrre un’uva perfetta per la produzione non è così semplice. 

Il viticoltore deve avere un’ottima conoscenza di tutti gli aspetti biologici della vite, così da poter dare alla pianta le attenzioni necessarie per una crescita prosperosa e assicurata.

Tali conoscenze non si limitano alle tecniche di coltivazione, ma è necessario avere piena conoscenza di come funziona la pianta, così da non mancare mai nelle cure, e soprattutto avere consapevolezza di come e quando intervenire con determinate operazioni. 

Per questo è importante conoscere le fasi di fioritura e come avviene l’impollinazione della vite, così da poter monitorare il suo corretto sviluppo ed eventualmente intervenire, se dovesse emergere qualche problematica. 

Il ciclo biologico della vite

Prima di ogni cosa, è importante conoscere il ciclo biologico della vite, così da comprendere se stia crescendo adeguatamente o meno. 

Con ciclo biologico si fa riferimento alla sua evoluzione durante l’arco dell’anno: questo servirà a comprendere se la fioritura o la maturazione dell’uva stanno avvenendo nel periodo stabilito, o se si trova in ritardo o in anticipo (e quindi valutare le motivazioni e le soluzioni da adottare).

Il ciclo annuale biologico della vite è formato da 6 fasi:

  • Germogliamento: il momento in cui le gemme iniziano a schiudersi. Di solito avviene tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera.
  • Fioritura: dalle gemme sbocciano i fiori. È il periodo che va da aprile a giugno, mutabile in base al clima. 
  • Allegagione: dai fiori si sviluppano i primi acini d’uva, a grappoli. Non tutti i fiori diventano uva, infatti l’allegagione avviene per circa il 30% dei fiori, gli altri cadranno al suolo o diventeranno viticci. Questo periodo corrisponde solitamente a luglio. 
  • Agostamento: nel periodo di agosto, i germogli si induriscono e diventano legnosi, mentre il tralcio da verde diventa anche lui marrone e legnoso.
  • Invaiatura: il periodo di crescita degli acini d’uva, durante il quale cominciano a cambiare il colore da verde a viola. Dura circa 50-60 giorni. 
  • Maturazione: è il periodo in cui l’uva aumenta di volume, si arricchisce di zuccheri e cambia totalmente di colore, da verde a viola. 

I fiori della vite

I fiori della vite sono tendenzialmente poco vistosi e per questo difficili da notare, se non con un’attenta analisi e un costante controllo. 

Verificare la presenza dei fiori serve non solo per constatare il loro stato di salute, ma anche per capire a quale periodo del ciclo biologico si trova la vite e fare una stima di quando questa sarà pronta per il raccolto, o quando inizierà a dare i suoi primi frutti. 

Le infiorescenze sono simili a piccole sfere verdi, raggruppate tra loro in delle piccole pannocchie e da ciascuno di questo si svilupperà successivamente il fiore. 

I fiori, una volta sbocciati, resteranno di dimensioni ridotte, posizionati sullo stesso tralcio, uno vicino all’altro. 

Sono costituiti da un cappuccio verde, di nome caliptra, da cui all’inizio della fioritura emergono pistilli e stami, affinché avvenga la fecondazione. 

Non tutti i fiori vengono fecondati, ma solo il 30-50% diventerà successivamente uva, mentre il resto si staccherà e cadrà a terra.

L’impollinazione della vite

L’impollinazione è il trasporto del polline dal fiore considerato maschile a quello femminile, affinché avvenga la fecondazione che possa dar origine al frutto e successivamente ai semi. 

I tipi di impollinazione sono 3:

  • Impollinazione entomofila: che avviene tramite l’ausilio degli insetti, i quali poggiandosi sul fiore maschile raccolgono il polline con le zampe e lo portano a quello femminile. 
  • Impollinazione anemofila: che avviene tramite il vento o per “caduta” del polline da quello maschile a quello femminile, che solitamente quindi non si trova estremamente lontano. Questo è il tipo di impollinazione che interessa la vite.
  • Impollinazione incrociata: questo tipo di impollinazione non differisce dalle due per le modalità ma per le associazioni che fa. Più semplicemente, avviene quando il polline del fiore maschile di una varietà di pianta feconda fiori femminili di una varietà diversa della stessa specie di pianta. L’impollinazione incrociata può perciò dare origine a prodotti del tutto originali, che possono essere migliori o peggiori.

Il mistero del profumo

Il profumo tipico dei fiori di qualsiasi tipo di pianta ha una funzione specifica: quella di attirare gli insetti, affinché prendano parte alla fecondazione. 

L’impollinazione della vite non richiede l’intervento degli insetti, come abbiamo detto appena sopra, ma sfrutta il vento, eppure durante il periodo della fioritura i vigneti si riempiono di un aroma tipico molto forte. 

Ancora non è ben chiaro il motivo che si nasconde dietro all’anomalo aroma dei fiori di uva, ma sono state avanzate due ipotesi:

  • Potrebbe essere una strategia d’inganno per allontanare i parassiti in questo periodo delicato, per evitare che intacchino i fiori novelli.
  • Potrebbe derivare da un retaggio ereditario di alcune specie di viti, che invece ancora richiedono l’intervento degli insetti. 

Ad ogni modo, ancora non esiste una risposta certa e non resta che godersi lo spettacolo dei vitigni in fiore, circondati dal loro tipico aroma misterioso. 

Conclusioni

Tra gli impegni che un viticoltore deve avere e tenere a mente, c’è anche quello di conoscere nel dettaglio il funzionamento della vite affinché possa curare, monitorare e aiutare tutta la sua crescita. 

L’impollinazione della vite è un momento delicato e rientra perciò tra le conoscenze richieste a chi si occupa di coltivare e produrre l’uva necessaria alla produzione di un ottimo vino. 

Ciò che di fondamentale c’è da sapere e ricordare è che queste piante praticano l’impollinazione anemofila, ovvero tramite lo spargimento del polline con il vento. Non hanno bisogno dell’intervento degli insetti, infatti non hanno neanche nettare che possa attirarli, anche se misteriosamente producono lo stesso un delizioso aroma. 

I fiori sono piccoli, racchiusi in un cappuccio, e non tutti sono destinati alla fecondazione: solo il 30-50% di questi produrrà poi il frutto, mentre il resto cadrà al suolo. 

Conoscere nel dettaglio i passaggi della fioritura, quando avviene e come riconoscere i fiori permetterà di tenere ben monitorata questa fase importante e delicata, così che la produzione finale del frutto non avrà di che giovarne, dando vita a un ottimo vino di qualità.

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