Origine e storia del nome
Schioppettino è vero e proprio vitigno autoctono le cui antiche origine risalgono ai tempi del Medioevo; a quei tempi era infatti molto conosciuto ed apprezzato come bevanda elegante e preziosa.
Comparve poi ufficialmente per la prima volta nel 1282, in un documento in cui l’aristocrazia udinese ne attestava la presenza sulle proprie tavole.
Con il passare degli anni però le vigne, iniziarono a soffrire di diverse patologie tant’è che verso il 1970 scomparvero quasi del tutto. Molti viticoltori colsero l’occasione così per sostituire tali vitigni con altri di fama internazionale ma lo Schioppettino non era presente tra le varietà di cui era consentita la coltivazione.
Nel 2002 per fortuna nasce l’Associazione Produttori dello Schioppettino, fortemente voluta da più di venti produttori, per cercare di garantire e promuovere l’auntenticità e la qualità di queste vigne.
Grazie così alla caparbietà e al coraggio di queste donne e uomini, dopo ben 13 anni, lo Schioppettino è riuscito ad essere nella lista nei vitigni riconosciuti.
Il nome del vino deriva da un altro termine utilizzato in passato, ovvero Scopp, che fa riferimento con precisione al scroccare dei suoi acini e al fatto che la sua grande acidità riusciva a far saltare il tappo e a provocare quindi la fermentazione in bottiglia.
Il vitigno Schioppetino prende il nome oggi anche di Ribolla Nera ed è uno dei più noti vini autoctoni friulani a bacca nera.

Geografia del vitigno
Il vitigno Schioppettino viene coltivato nella zona storica di Prepotto, un piccolo paesino situato in provincia di Udine in Friuli Venezia Giulia.
Le viti sono presenti però anche se in maniera meno marcata, nella media collina friulana ed inoltre in alcuni territori della Slovenia, un tempo facenti parti del Bel Paese.
Questa zona vanta un clima piuttosto mitigato per via della presenza delle Prealpi Giulie, che forniscono un vero e proprio riparo dai venti freddi derivanti dal settentrione. Tale clima è inoltre favorito dalla vicinanza del mar Adriatico, distante solamente 40 chilometri e delle pianure antistanti.

Denominazioni 
Lo Schioppettino nel 2008 è riuscito ad ottenere un riconoscimento personalizzato in una specifica area di produzione ovvero la Sottozona di Prepotto è divenuta DOC. Gli aggettivi elegante e prezioso, utilizzati così in passato sembrano essere oggi davvero azzeccati in quanto riescono a descrivere con precisione la produzione di questo vino, oggi considerata ancora di nicchia.

Curiosità sul vitigno
Ogni vitigno dello Schioppettino presenta delle caratteristiche produttive e culturali molto precise come la resa, la maturazione, la potatura e il clima ideale.
La produttività in questo caso piuttosto irregolare tende ad andare incontro a due tipi di malattie: parassitarie e non parassitarie.
Nel primo gruppo rientrano gli insetti, muffe o funghi mentre nel secondo l’intervento scorretto dell’uomo o i cambiamenti climatici.
Lo Schioppettino, dopo il processo di vinificazione subisce un affinamento di circa quattro anni, 15 mesi dei quali in barrique e i restanti in bottiglia.

Caratteristiche ampelografiche
Il vitigno Schippettino presenta delle particolari caratteristiche ampelografiche che lo distinguono da qualsiasi altro. La foglia del vitigno è di grandezza media, pentagonale e trilobata. Il grappolo è infatti cilindrico, grosso ed allungato ma piuttosto compatto mentre gli acini di solito di media grandezza sono polposi e con una buccia pruinosa. In esso vi è inoltre un’alta concentrazione di pruina e il coloro del vino è piuttosto violaceo.

Caratteristiche degustative del vino
I vini che vengono prodotti con lo Schioppettino presentano un gusto particolarmente vario ed interessante con alcuni note fortemente speziate.
Le bevande alcoliche più giovani riescono invece a presentare un sapore più fresco con un forte profumo di frutti di bosco.
Il colore del vino è di rosso rubino intenso.

Abbinamenti tipici consigliati
Lo Schioppettino si abbina molto bene con i piatti a base di carne non troppo speziati, con minestre, verdure e formaggi, il più indicato tra questi è il frico.