Il vitigno Foglia tonda era praticamente scomparso, ma è stato riscoperto di recente nella zona del Chianti. Il Di Rovasenda nel suo “Saggio per una ampelografia universale” del 1877 colloca il Foglia Tonda nella zona circostante il Castello di Brolio. Nel 1964 viene identificato nel Chianti e, nel 1970, il Foglia Tonda viene finalmente iscritto al Registro Nazionale delle Varietà di Vite. Il Foglia Tonda è quindi presente in Toscana fin dall’antichità, ma  fu ad un certo punto abbandonato, soprattutto a causa della sua maturazione. Il Foglia Tonda resiste bene alla peronospora, alla botrite e in parte anche all’oidio. Le bacche nere del Foglia Tonda garantiscono ricchezza fenolica e buona acidità, che determina un’ottima potenzialità d’invecchiamento. Ad oggi, rimangono non più di 20 ettari di Foglia Tonda in tutta la Toscana.