Il vitigno Bianchetta Trevigiana, come dal nome, è diffuso nella provincia di Treviso, ma è di origine incerta. Infatti, come per molti vitigni con nomi analoghi, il nome veniva usato  per indicare il colore delle bacche e spesso indicava un gruppo di uve anche diverse tra loro. Nei Colli Trevigiani, fin dal ‘700 si ha notizia di un’uva chiamata “Bianchetta“. La storia di questo vitigno inizia sicuramente prima di allora, ma è a quel periodo risalgono le prime testimonianze scritte. I documenti dell’epoca riportano le caratteristiche enologiche della Bianchetta Trevigiana, affermando che il suo miglior utilizzo è per produrre un vino dolce, lasciando appassire l’uva per 4 o 6 giorni al sole. Questo vitigno viene oggi usato spesso in abbinamento ad altri vitigni, quali il Verdiso, per accompagnare la Glera nell’uvaggio del Prosecco.