Luigi Einaudi nasce in Piemonte, a Carrù nel 1874, da famiglia borghese di servitori di Stato e di notai, originaria della Val Maira.  Riguardo alle origini della famiglia paterna, Einaudi scrive con la consueta ironia: “Gli Einaudi vengono dalla Val Maira, sopra a Dronero, e lì si contano più Einaudi che sassi, ab immemorabile, tutti montanari, boscaglioli, pastori e contadini”. Dopo la morte del padre, nel 1888, si trasferisce a Dogliani, paese d’origine della madre. Qui abita nella vecchia casa di famiglia e qui la personalità del giovane prende forma.  Nel 1897 Luigi Einaudi acquista la cascina settecentesca di S. Giacomo a soli 23 anni.  Primo tassello e cuore dei poderi Einaudi.  Associando le sue previsioni economiche al desiderio di recuperare antiche terre perse per sfortuna dalla famiglia, alla sua morte aveva creato un’azienda agricola modello, che sembrava confermare le sue analisi scientifiche, ma che più ancora soddisfaceva i suoi più intimi desideri.  Il “Professore”, come veniva rispettosamente chiamato dai suoi concittadini, è stato un instancabile studioso e uomo di semplici ma nobili virtù, profondamente legato alla cultura contadina piemontese: diceva infatti di amare la terra “resa feconda dal sudore degli uomini che la lavorano”. Non mancò mai all’appuntamento con la vendemmia, anche quando ricoprì la carica di Presidente della Repubblica.
I poderi
La superficie dell’Azienda agricola è di circa centoquarantacinque ettari, la maggior parte di questi situati nel comune di Dogliani, gli altri sulle colline di Cannubi e Terlo Vie Nuove e in parte in Treiso.  Solo poco più di quarantacinque ettari, posti nelle migliori posizioni, sono coltivati a vigneto, il resto è bosco ceduo e misto, seminativo, noccioli e prato. Sui terreni dell’azienda vi sono dodici cascine suddivise a nuclei: Tecc, Madonna delle Grazie e Cariola in frazione Gombe, dove sorge la nuova cantina ultimata nel 2001, Abbene e Big in frazione San Luigi, San Giacomo, Vallero, e Melo Fiorito in frazione Santa Lucia, tutte in Dogliani, cascina Bona nei Cannubi e cascina Grimaldi a Terlo, entrambe nel comune di Barolo, cascina Cattedere a Neive e cascina Lagorio a Treiso. Ogni cascina è responsabile della conduzione del proprio appezzamento, una vera e propria piccola azienda agricola nell’ambito dei Poderi.