Cristal, storia e caratteristiche del lussuoso champagne

cristal champagne

Il Cristal può essere di certo annoverato tra i vini più famosi al mondo. Una bottiglia molto pregiata, tanto da diventare negli anni quasi un esempio di lusso e raffinatezza, capace di poter essere sfoggiata nelle occasioni più importanti e sfarzose. 

Questo anche grazie alle sue caratteristiche inconfondibili, alla sua consistenza così vellutata e ricca di aromi profumati che si legano a quelli di agrumi e di frutti bianchi. Per chi non lo conoscesse, meglio dunque informarsi su una guida dei vini italiani, così da conoscere più da vicino questo straordinario champagne.

Il Cristal Champagne, una storia che arriva da lontano

La nascita del vino Cristal risale all’ormai lontano 1876, un anno importantissimo in cui il suo creatore, Louis Roederer, dà vita a uno dei prodotti più famosi al mondo nel campo vinicolo

Questa notissima bottiglia, ormai ampiamente utilizzato nelle più lussuose feste hollywoodiane e nelle collezioni degli esperti del settore, venne creato per un motivo molto particolare, ovvero il voler soddisfare un vero appassionato di champagne dolciastri come lo Zar Alessandro II di Russia.

Una creazione così ben riuscita che il vino Cristal è stato capace di rimanere il preferito dall’alta aristocrazia russa fino alla Rivoluzione d’Ottobre. Nel corso degli anni il suo successo ha saputo raggiungere vette mai viste, soprattutto grazie alla pubblicità che i divi di Hollywood e le tante star della musica gli hanno offerto inconsapevolmente sfoggiandolo nei loro party.

Attualmente, la sua casa di produzione, la Maison Roederer, può vantare in tutto la bellezza di 200 ettari di vigneti nelle zone più prestigiose della Valle della Marna, sempre soggetti a un’attenzione scrupolosa e a controlli rigorosi che rendono il vino Cristal una vera e propria opera d’arte imbottigliata. 

Si pensi che il suo nome deriva dal fatto che la prima bottiglia utilizzata per la sua produzione venne elaborata in vetro cristallo, dettaglio questo che ancora lo caratterizza e che gli conferisce un aspetto trasparente sempre riconoscibile. 

Questo particolare, così come il peso superiore alla media e il fondo piatto, lo hanno da sempre distinto dal resto dei prodotti sul mercato, rendendolo protagonista di una moda e conferendogli dei tratti distintivi importantissimi in un’epoca in cui non vi erano ancora marchi riconoscibili.

Da quell’anno così lontano, il vino Cristal viene prodotto con cadenza annuale nelle cantine di Reims, nel cuore della patria dello Champagne, riuscendo così a superare qualsiasi momento di crisi, come ad esempio la famosa Rivoluzione del 1917, verso punto di non ritorno per molte aziende.

Le uve del vino Cristal e le sue caratteristiche

Il vino Cristal è ad oggi uno champagne molto particolare e di grande equilibrio e linearità, con una notevole persistenza in bocca che ne sottolinea la sua consistenza. Vellutato e dai toni fruttati, questo è un prodotto che invecchiando assume a mano a mano sempre più valore, tanto da poter essere tranquillamente conservato per più di vent’anni senza perdere di freschezza o di incisività.

Esso viene creato però solo nelle grandi annate, quando sia la maturità dello Chardonnay che del Pinot nero sono perfette. In particolare, la composizione riguarderà il 60% di Chardonnay, unito al 40% di Pinot nero, che poi verranno fatti fermentare in parte in legno.

Le uve vengono poi fatte maturare in cantina sui lieviti in una bottiglia chiusa per almeno 6 anni, grazie a uno specifico tappo di acciaio e successivamente si procederà con altri 8 mesi di riposo successivi allo sboccamento.

Per quanto riguarda le uve invece, verranno utilizzate solo le migliori della regione, ovvero il Montagne de Reims e il Vallée de la Marne, da dove provengono anche il Pinot Noir e il Côte de Blancs. 

Ed è proprio grazie a questo dosaggio e a queste accortezze che il vino Cristal assume i suoi tratti caratteristici, la sua eleganza, la sua raffinatezza e il generale la sua struttura così tipica. Le sue note floreali, unite a un particolare colore giallo paglierino e a dei chiari riflessi dorati non possono che renderlo un prodotto unico nel suo genere.

Nonostante tutto questo, la sua casa produttrice, la Maison Roederer è riuscita comunque a conservare il carattere familiare di questa bottiglia usata ormai in tutto il mondo. Tanto è vero che ancora oggi i tre vitigni che vengono utilizzati per produrlo, il Pinot Noir, lo Chardonnay e il Pinot Meunierpur convivono in armonia nella proprietà della cantina Roederer.

Gli abbinamenti ideali con il vino Cristal

Qualsiasi sia il tipo di bottiglia che abbiamo intenzione di consumare, dobbiamo sempre preferire un abbinamento che punti a un risultato sofisticato e raffinato, sempre ricercato e mai banale.

Che si tratti di un classico Cuvée de Prestige Cristal o di un Cristal Rosé, seguendo l’esempio degli Zar non potremo mai sbagliare. Perfetto quindi l’accostamento con il caviale o con i crostacei come aragosta e astice, così come un classico della cucina della Francia del Nord che prevede le ostriche.

Se abbiamo in mano invece un’edizione limitata come il Cristal Brut nella versione Millesimé, potremo servire dei piatti a base di tartufo e paté d’oca, una scelta che ci consentirà una tavola degna della più alta eleganza.

D’altronde, sempre meglio ricordare che il vino Cristal è sì uno champagne da ostentare a tavola, ma è anche e soprattutto un ottimo prodotto da degustare, che ci consentirà un’esperienza indimenticabile grazie al suo profumo particolare e alle sue fragranze fruttate.

I rimandi floreali e minerali che predominano sul palato e il suo sapore pieno e ammaliante, caratterizzato anche da richiami ai frutti rossi e al caramello ne fanno un prodotto unico nel suo genere.

Per concludere, se vogliamo davvero stupire i nostri ospiti, perché non prediligere un’annata particolare e degna di nota. Quella del 1979, ad esempio, può trasformarsi in una vera e propria scoperta, senza considerare che il 2002, 2007 o 2009 potrebbero riservarci sorprese inaspettate.

Date le loro potenzialità, infatti, nulla vieta che possano trasformarsi nei prossimi anni in degli champagne di tutto rispetto. Meglio quindi non farsi mancare nella propria cantina personale uno di questi vini.

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