La storia che lega Mirko alla terra non è una semplice cronaca aziendale, ma un racconto che affonda le proprie radici nei secoli. Tutto ha inizio nel cuore pulsante del trevigiano, in quell’area dove le colline si fanno scoscese e generose, dando vita a quello che oggi il mondo intero celebra come Prosecco Superiore. È qui che, fin dal lontano 1600, la famiglia di Mirko ha iniziato a dialogare con la vite, tramandando di generazione in generazione un sapere fatto di gesti antichi, pazienza e profonda osservazione della natura.

Questa eredità secolare è giunta a Mirko attraverso gli insegnamenti del nonno Leonardo e del padre Narciso. Tuttavia, Mirko non si è limitato a custodire gelosamente il passato; con una dedizione instancabile e un amore autentico per il proprio mestiere, ha saputo evolvere questo patrimonio, spingendo lo sguardo verso orizzonti inesplorati. La sua visione fonde la solidità della tradizione con un’attenzione pionieristica verso la viticoltura del futuro, basata sul rispetto assoluto dell’ecosistema e sulla ricerca dell’eccellenza qualitativa.

Il cuore pulsante di questa innovazione si trova nella magnifica cornice del Lago di Santa Croce. In questo anfiteatro naturale, dove l’aria pura di montagna incontra il microclima lacustre, Mirko ha dato vita a un progetto che incarna la sua filosofia ambientale: la coltivazione di vitigni di nuova generazione. È in questo contesto di rara bellezza che prende forma e ispirazione la “Dea del Lago”, un simbolo che evoca l’anima pura di questo territorio e la grazia di una viticoltura che non aggredisce la terra, ma ne asseconda i ritmi naturali. I vitigni scelti da Mirko rappresentano una frontiera avanzata della sostenibilità, capaci di resistere alle avversità riducendo drasticamente l’intervento umano e chimico, proteggendo così la biodiversità di un luogo incantato.

Questo viaggio di amore per la viticoltura e per l’ambiente non è un percorso solitario. Mirko ha saputo infondere la sua passione in tutta la famiglia, creando una sinergia straordinaria. Al suo fianco, la moglie Serena condivide ogni sfida e traguardo, supportata dall’energia dei figli Alessia, Roberto e Melissa. Oggi, la famiglia al completo rappresenta il motore umano dietro ogni bottiglia: ognuno di loro porta un contributo unico, garantendo che quel legame iniziato nel 1600 continui a vivere, rinnovandosi quotidianamente tra le vigne del Prosecco e le sponde protette dalla “Dea del Lago”.

Attraverso questa unione tra memoria storica e audacia contemporanea, Mirko e la sua famiglia non offrono solo un vino, ma il racconto liquido di un territorio che guarda al domani con rispetto, orgoglio e infinita dedizione.