Da Parma, dove partecipavano al governo del Ducato, i Cesarini Sforza si trasferirono due secoli or sono nell’allora Principato Vescovile di Trento, allorché un membro della famiglia assunse come Podestà la guida della città. A quell’epoca le nobili casate come Cesarini Sforza si facevano titolo di merito, ed era naturale in un’economia prettamente agricola come quella trentina, di avere vigneti di gran pregio, dai quali ricavare vini altrettanto preziosi.