La zona di produzione del vino DOC Casteller comprende 48 Comuni della provincia di Trento ubicati nella Valle dell’Adige, nella Valle di Cembra, nella Vallagarina, nella Valle del Sarca e parzialmente nella Valsugana. La zona copre pertanto un’area di discreta estensione e comprende le principali zone viticole della provincia. Tali zone sono condivise con altre denominazioni per cui solo una parte della superficie vitata, circa 50
ettari, è destinata alla produzione del vino DOC Casteller. L’area in questione è prevalentemente montuosa o collinare e l’altitudine dei terreni vitati idonei alla produzione del vino varia dai 70 ai 600 m s.l.m. La vitivinicoltura fa da sempre parte del bagaglio culturale della regione e la coltivazione della vite rappresenta nella provincia di Trento un elemento caratterizzante del paesaggio ed un importante elemento di tutela del territorio. Ciò grazie anche a quei viticoltori che, per affezione e tradizione più che per ragioni economiche, coltivano tenacemente appezzamenti di modesta dimensioni e talvolta lavorabili solo manualmente, benché oltre a tali aziende esistano ovviamente aziende viticole di più considerevole estensione che coltivano la maggior parte della superficie vitata. La denominazione prende il nome dalla località Casteller, collina vitata a sud di Trento le cui prime testimonianze scritte relative alla viticoltura risalgono al 1600.

I vitigni idonei alla produzione del vino DOC Casteller  sono il Merlot (minimo 50%), la Schiava grossa, la Schiava gentile, il Lambrusco a foglia frastagliata (Enantio), il Lagrein ed il Teroldego, da soli o congiuntamente, per l’eventuale differenza.