In un magnifico paesaggio di dolci declivi tra vigneti, ciliegi e boschi di acacie, a ridosso del confine con la Slovenia, c’ è San Floriano del Collio. È qui che nel 1972 Mariano – assieme a sua moglie Loredana – in un piccolo lembo di terra pianta il primo vigneto.

Nel corso degli anni grazie al forte impegno accompagnato da tanta passione, l’azienda ha ampliato la sua superficie costruendo gradualmente i locali di vinificazione, magazzino ed imbottigliamento, arrivando a 30 ettari di vigneto, locati nelle zone DOC Collio e Friuli Isonzo, da sempre terre di viticoltura di elezione. Anche i figli Walter e Luana entrano a far parte dell’ azienda, ciascuno con il proprio ruolo, affiancando così Mariano e sua moglie in questa realtà vitivinicola a conduzione familiare.

I vigneti del Collio si trovano ad una altitudine compresa tra 150 e 250 metri s.l.m. su un terreno dal substrato ideale costituito da marne e arenarie stratificate di origine eocenica, chiamato ponca, ricco di struttura e sali minerali. Qui l’azienda coltiva la maggior parte della sua produzione, con varietà a bacca bianca. I vigneti del Friuli Isonzo si trovano nell’ area pianeggiante, immediatamente vicina al Collio, chiamata Rive Alte e locata a sinistra del fiume Isonzo su terreni poco calcarei, ricchi di argille nobili impastate a ghiaie rosse, di recente alluvione. In questi appezzamenti vengono coltivate varietà a bacca bianca e rossa. La buona esposizione al sole della quale i vigneti godono dal mattino al tramonto, impianti con densità tra 5.500-6.500 piante circa per ettaro, produttività contenuta, attenta cura per la sanità della pianta, raccolta esclusivamente a mano delle uve sono quei principali fattori su cui si basa l’azienda, perché il vino nasce in campagna ed una buona campagna fa un buon vino.

In cantina le moderne pratiche enologiche si applicano a un sistema di vinificazione tradizionale. Una vinificazione esclusivamente in acciaio per i vini bianchi con pressatura soffice delle uve, brevi macerazioni in dipendenza delle annate e varietà, fermentazioni a temperature controllate.

Anche i vini rossi vengono vinificati in maniera tradizionale alla quale poi si aggiunge un affinamento in botti di legno per circa 12 mesi. Costanti controlli dalla pigiatura all’ imbottigliamento. “Tutto questo per valorizzare al meglio la produzione dei nostri vigneti, nel rispetto di quelle fondamentali caratteristiche che ogni bottiglia deve avere, nel rispetto del frutto creato dalla terra e l’uomo.”