La passione per il vino, ad Artimino, ha radici antiche, già con il popolo Etrusco. Nel XVII secolo la Famiglia Medici proseguì questa tradizione e i vini di Carmignano, e di Artimino in particolare, furono riconosciuti fra i più pregiati di quel tempo.  Nel 1716 con l’editto di Cosimo III venne scritto un documento che ne delimitava i confini di produzione, come un disciplinare, e li definiva “vini atti a navigare”, ovvero da esportazione, data la longevità e la qualità.
Dagli anni ’80 la Tenuta di Artimino è di proprietà della famiglia Olmo: la terza generazione, oggi al timone, ha scelto di puntare su un’agricoltura pulita e responsabile, che incontra una storia antica e tradizioni centenarie.
70 ettari di splendide vigne tutte intorno a Villa Medicea La Ferdinanda (patrimonio Unesco), con nobili vitigni come il Sangiovese e il Cabernet, che si narra sia stato portato in questa zona da Caterina de’Medici nel XVI secolo. Vini figli di una Toscana meno conosciuta, più genuina, dove i tempi della campagna sono ancora i tempi della vita.

I nostri vigneti si dividono su due territori storici. Da una parte le colline del Carmignano, amate già da Leonardo da Vinci e dai Medici; dall’altra il Chianti Montalbano.
Nel mezzo il fiume l’Arno, che contribuisce a creare un microclima unico, con condizioni pedoclimatiche perfette per la coltivazione della vite.
Gli inverni miti, l’umidità, l’ottima esposizione dei nostri vigneti; la presenza del Monte, che scherma e protegge; il bosco che circonda i vigneti, a garanzia della biodiversità. Zone di arenaria si intervallano ad aree argillose e talvolta ricche di calcare.
Ogni varietà viene messa a dimora dopo uno studio attento del suolo e dell’esposizione, con uno studio attendo dei cloni e dei portainnesti. 70 ettari, mai troppo distanti dalla cantina, situati tra i 200 e i 400 metri s.l.m., suddivisi tra le diverse varietà coltivate affinché ognuna possa esprimere al meglio le proprie qualità.

Sono due le preziose Docg toscane di cui si fregia la Tenuta. Il Carmignano Docg è un vino dalla storia antica, amato già dalla famiglia Medici, prodotto in piccole quantità e apprezzato in tutto il mondo, caratterizzato dalla presenza del Cabernet nel blend. Il Chianti Docg è una denominazione più ampia e sicuramente più nota, sinonimo ovunque di Toscana e di eccellenza. Il Barco Reale Doc prende il nome della grande riserva di caccia voluta dai Medici per le proprie attività venatorie, circondata da un lungo muro che delimitava un’area di circa 4000 ettari e di cui ancora oggi sono visibili alcuni resti. La Doc si declina in rosso e in rosato e si caratterizza per vini territoriali, piacevoli e beverini che rappresentano l’alternativa easy-to-drink al più importante Carmignano. Artumes, in ricordo dell’antico nome del paese di Artimino: un bianco profumato e versatile.