L’azienda agricola Arrighi è situata nella parte orientale dell’isola, sulle colline alle spalle della baia di Porto Azzurro.
Di proprietà da sempre della famiglia elbana Arrighi, ha una superficie di 15 ettari, tutti all’interno del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.

L’Elba può vantare da tempo immemorabile una notevole tradizione enologica, riconosciuta già all’epoca di Plinio il Vecchio: “Isola feconda di vino”, ma, senza nulla togliere alla validità dei vitigni autoctoni e all’indiscussa vocazione vitivinicola dell’Elba, troviamo conferme nelle ottime performance evidenziate da alcune varietà insolite per il contesto elbano.

L’azienda agricola Arrighi aveva raggiunto il minimo storico di superficie vitata negli anni ’70 (2 ettari) per poi ripartire, con una vasta gamma di vitigni (mezzo ettaro sperimentale), per verificare l’adattabilità alle condizioni pedoclimatiche del territorio e, sulla base dei risultati ottenuti (dopo ben 10 anni!!!), ha deciso di investire una parte della produzione su nuovi vitigni.
Oggi sono presenti circa 6 ettari vitati.

I vigneti sono situati su terreni ferrosi-argillosi e sono esposti a sud-est.

I vitigni sono suddivisi in autoctoni e sperimentali alloctoni.

Autoctoni sono i vitigni “storici” dell’Elba:

i bianchi PROCANICO (trebbiano toscano), ANSONICA, BIANCONE e RIMINESE (vermentino)

i rossi SANGIOVETO, TINTIGLIA (alicante) e il celebrato ALEATICO

Gli alloctoni “forestieri” frutto di una sperimentazione decennale con la Regione Toscana (A.R.S.I.A.) e il C.R.A. (unità di ricerca per la viticoltura) diretto dal Dott. Storchi:

i bianchi CHARDONNAY, MANZONI, VIOGNIER

i rossi SYRAH, SAGRANTINO, TEMPRANILLO

Quindi i vitigni “non elbani” impiantati, non sono frutto di mode ma di reali e lunghe sperimentazioni.