Descrivere Agostina Pieri in poche parole non è facile, specie per chi preferisce che siano i vini a raccontare la passione sincera per questa splendida terra e per questo lavoro.
Centro di tutto è da sempre la loro famiglia, anima di un’avventura cominciata oltre venti anni fa: era il 1991, e a fianco di mamma Agostina il luogo a cui si legano mille ricordi d’infanzia gli ha dato la possibilità di sfogare una amore, quello per il vino, che sentivamo crescere da tempo.
E’ stato l’inizio di un cammino lungo, a tratti faticoso, ma vissuto sempre con la stessa carica e lo stesso entusiasmo di allora.
Impossibile dimenticare quella prova da appena 3.000 bottiglie di Brunello e Rosso di Montalcino: anno 1994 recitava l’etichetta, la nostra prima vendemmia.
Di tempo ne è passato parecchio: Agostina Pieri è oggi un’azienda piccola e sana, che attraverso il lavoro e la serietà ha saputo guadagnarsi la fiducia dei propri mercati. Le spalle si sono fatte più grosse insomma, ma la voglia di mettersi in gioco, di sperimentare – parola che da queste parti può far torcere il naso – e soprattutto di non fermarsi mai, moto perpetuo alla ricerca della sintesi fra territorio, tradizione e impronta personale, è rimasta intatta. Anzi, non la smette proprio di crescere.
Situata in località Piancornello di S.Angelo Scalo, nella parte sud del comune di Montalcino che guarda alla Maremma, l’azienda si estende per una ventina di ettari, di cui 11 destinati a vigneto e circa 8 ad oliveto.
La produzione aziendale è da sempre divisa fra Brunello di Montalcino, Rosso di Montalcino e Sant’Antimo, a cui dal 2015 si è aggiunto l olio extra vergine di oliva.
La conduzione resta orgogliosamente famigliare, impegnandosi ogni giorno in prima persona: Jacopo a curare la parte agronomica, Francesco cantina e produzione, tutto con il prezioso supporto di mamma Agostina.
Voluta è la scelta di concentrare le nostre energie solo sulla parte che più ci sta a cuore, quella produttiva. Nessun posto letto, nessuna visita o degustazione, nessuna vendita diretta: si fanno solo vino e olio.
Un grande vino si fa in vigna, frase tanto usata quanto vera: è per questo che l’impostazione produttiva è partita dall’analisi dei loro terreni, per compiere quelle scelte agronomiche capaci di esprimere al meglio i diversi terroirs di Agostina Pieri.
A ciò si sono affiancati il graduale rinnovo del parco vitato e il cambio del sesto d’impianto, con il numero di piante per ettaro oggi assestato fra le 3.300 e le 4.500 unità. Sono 11 gli ettari in coltura specializzata, con altitudine compresa tra i 160 e i 230 metri s.l.m. e rese sui 70 qt/ettaro.
Hanno inoltre deciso di mantenere distinte le cinque parcelle vitate esistenti, ognuna con le proprie peculiarità e destinata a una determinata etichetta. Le uve sono lavorate e conservate separatamente, a seconda del vigneto di provenienza e del vino che da questo verrà ottenuto.
Una scelta che viene di volta in volta operata a monte e da cui non ci si sposta: se dovessero rendersi conto che quella particolare massa non è in grado di garantire gli standard qualitativi voluti scatta automatico il declassamento a vino da tavola.
Se la gestione della campagna resta un tassello imprescindibile per ottenere la massima qualità, sono convinti che altrettanto importante sia il lavoro di cantina, con riferimento sia alle tecniche e alle tempistiche di intervento, sia alla scelta dei macchinari ad esse funzionali.
L’epoca in cui viviamo offre tutte le tecnologie utili a garantire quel più che, tarato sulla filosofia produttiva aziendale, permette di portare nel bicchiere il loro concetto di vino. Da qui i tanti investimenti, non solo di tipo economico, che da anni accompagnano la loro avventura.
L’esperienza maturata sul campo e la curiosità verso tutte le novità del settore hanno portato anche allo progettazione di tini e macchinari ad hoc, con personalizzazioni e piccole modifiche che ci hanno messo nelle condizioni di lavoro ideali.
Il tutto senza mai dimenticare l’enorme eredità – e responsabilità – che un nome come quello di Montalcino gli impone, rispettandola ma vivendola al passo coi tempi per offrire attraverso i loro vini un punto di incontro fra tradizione, territorio e impronta personale.
