La denominazione Monreale DOC comprende i vini rossi, rosati e bianchi provenienti da un’area immediatamente a sud-ovest del capoluogo della Sicilia, Palermo. La denomionazione è stata creata nel novembre 2000, ed è quindi una delle più recenti DOC siciliane. La Riesi DOC è stata introdotta nel 2001 e fino alla creazione della DOC Vittoria nel 2005, per colmare il vuoto lasciato dalla promozione del Cerasuolo di Vittoria a DOCG, non sono poi state create altre denominazioni per il vino in Sicilia. La DOC prende il nome dalla città situata su una collina esposta a est che domina la fertile mezzaluna della Conca d’Oro, rinomata per la qualità e la quantità dei suoi agrumi, mandorle e olive. La città stessa prende il nome dal Mon Reale, il Monte Reale su cui si trova, che da allora è stato ribattezzato Monte Caputo. La’origine nobile della collina risale all’XI secolo, quando Ruggero I, un nobile Normanno, vi fondò il suo palazzo. Oggi, la molteplicità dei vini prodotti sotto la DOC Monreale è tale che la denominazione garantisce in realtà meramente l’origine del vino, e un certo livello di qualità. La DOC Monreale somiglia più ad una IGT piuttosto che ad una vera e propria DOC. Accanto al rosso base, al rosato e al bianco, vi sono infatti non meno di 12 tipologie varietali, che si riferiscono ai vini prodotti con almeno l’85% della varietà dichiarata. Nero d’Avola, Syrah, Sangiovese, Perricone, Cabernet Sauvignon, Merlot e Pinot Nero rappresentano le varietà rosse, mentre i loro equivalenti bianchi sono fatti con l’Inzolia, Catarratto, Grillo, Chardonnay e Pinot Bianco. C’è anche tra i rossi il Novello e un vino dolce da vendemmia tardiva per i bianchi. I vini Monreale di più alta qualità sono classificati come rosso riserva e bianco superiore. I vini rossi di base della Monreale DOC sono fatti dal 50% Nero d’Avola e Perricone (in diverse proporzioni, senza restrizioni) e dal 50% di altre uve da vino rosso ammesse per la provincia di Palermo. I loro equivalenti rosati sono fatti da Perricone, Sangiovese e Nerello Mascalese, che insieme devono costituire almeno il 70% della massa. L’uvaggio per i vini base Monreale Bianco è il 50% di Catarratto e Inzolia e il 50% di altre varietà bianche locali. I vini rossi della Monreale DOC ricevono la menzione riserva se subiscono due anni di invecchiamento prima della messa in commercio, di cui almeno sei mesi devono essere in botte. I vini bianchi ottengono la menzione superiore se la loro gradazione alcolica finale supera il 12,5% di alcol in volume e subiscono almeno sei mesi di affinamento (in bottiglia o in barrique) prima della messa in commercio.