Bivongi DOC

La tradizione di questo vino è tutta nel clima, nel terreno e nel blend delle uve scelte. Infatti solo nel 1996 ha ottenuto la denominazione di origine controllata, anche se la sua eccellenza è nota da tempo. Il territorio su cui viene coltivato il vitigno è noto per la produzione di uva autoctona, pregiata già dal tempo della Magna Grecia. Da allora è stato sempre ritenuto un vino dalle proprietà benefiche e pertanto salvaguardato e coltivato fino ad oggi. Sin dall’antichità il vino prodotto in questa zona viene apprezzato da intenditori e bevitori abituali per la robustezza e la gradazione alcolica sostenuta. Altri segreti di questo vino sono custoditi con cura dai maestri vinaioli, tra cui innestatori e potatori che da sempre hanno tramandato l’arte della preparazione del vino Bivongi.

1) Cenni Storici della denominazione Bivongi DOC

Nella zona di Bivongi, la coltivazione della vite e la produzione del vino hanno origine remote. Molto apprezzate sono risultate soprattutto nel XX secolo le produzioni di vini robusti, con gradazione alcolica sostenuta. Accanto a questi vi era una produzione di passiti che rendeva i prodotti vinosi di Bivongi unici ed apprezzati nel comprensorio e nella provincia di Reggio Calabria.

Accanto al vino uguale fama avevano le persone specializzate nell’arte della coltivazione della vite: potatori, innestatori nonché i “maestri” della preparazione del vino. Va infatti ricordata la conversione a vigneto, attuata sui terreni della bassa collina, a partire dagli anni ’60-70 ed ubicati soprattutto in agro di Bivongi, Stilo e Monasterace.

Prodotto di nicchia il Bivongi viene apprezzato da estimatori e giovani anche per il gusto rotondo creato da una equilibrata presenza di glicerina e da una alcolicità contenuta a testimonianza del fatto che il vino non è un alimento tal quale bensì un prodotto che si accompagna ai cibi, come si legge nella etichetta del Bivongi.

Il Vino DOC Bivongi ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata il 24 maggio 1996.

2) Area di Produzione della denominazione Bivongi DOC

L’area di produzione dedicata alla coltura e alla preparazione del Vino DOC Bivongi è situata all’estremo NORD della Provincia di Reggio Calabria, sul versante esterno e orientale della Catena delle Serre, nella bassa valle del fiume Stilaro che bagna i territori una volta culla della città di Kaulonia verso il 700 a C. A partire dagli anni sessanta sono stati convertiti a vigneto i territori della collina di Bivongi, Monasterace e Stilo.
Attualmente la zona di produzione della DOC del vino Bivongi è localizzata in due provincie, quella di Reggio Calabria e quella di Catanzaro.

La Zona di Produzione del Vino DOC Bivongi è localizzata in:

  • per la provincia di Reggio Calabria, il territorio dei comuni di Bivongi, Camini, Caulonia, Monasterace, Pazzano, Placanica, Riace, Stignano, Stilo.
  • per la provincia di Catanzaro, il territorio del comune di Guardiavalle.

3) Tipologie di Vino della denominazione Bivongi DOC

  1. Bivongi Rosso 

    Versione: Secco
    Tasso Alcolometrico: %

    Vino Rosso dal colore rosso più o meno intenso tendente al granato con l’invecchiamento, odore vinoso, caratteristico, delicato, dal sapore asciutto, armonico, gradevole, talvolta fruttato.

    Composizione:

    • >< 30%-50% - Gaglioppo, Greco Nero

      Da soli o congiuntamente.

    • >< 30%-50% - Nocera, Calabrese, Castiglione

      Da soli o congiuntamente.

    • =< 15%

      Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Calabria.

    • =< 10%

      Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Calabria.

  2. Bivongi Rosso Riserva

    Versione: Secco
    Tasso Alcolometrico: 12,5%

    Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso più o meno intenso tendente al granata con l’invecchiamento, odore vinoso, caratteristico, delicato, dal sapore asciutto, armonico, gradevole, talvolta fruttato

    Composizione:

    • >< 30%-50% - Gaglioppo, Greco Nero

      Da soli o congiuntamente.

    • >< 30%-50% - Nocera, Calabrese, Castiglione

      Da soli o congiuntamente.

    • =< 15%

      Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Calabria.

    • =< 10%

      Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Calabria.

  3. Bivongi Novello

    Versione: Secco
    Tasso Alcolometrico: 12%

    Vino Rosso Novello dal colore rosso rubino più o meno intenso, odore delicato, vinoso, fruttato dal sapore da secco ad abboccato, fruttato, fresco, armonico.

    Composizione:

    • >< 30%-50% - Gaglioppo, Greco Nero

      Da soli o congiuntamente.

    • >< 30%-50% - Nocera, Calabrese, Castiglione

      Da soli o congiuntamente.

    • =< 15%

      Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Calabria.

    • =< 10%

      Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Calabria.

  4. Bivongi Rosato

    Versione: Secco
    Tasso Alcolometrico: 11,5%

    Vino Rosato dal colore rosato più o meno intenso, odore vinoso, caratteristico, dal sapore asciutto, gradevole, fruttato.

    Composizione:

    • >< 30%-50% - Gaglioppo, Greco Nero

      Da soli o congiuntamente.

    • >< 30%-50% - Nocera, Calabrese, Castiglione

      Da soli o congiuntamente.

    • =< 15%

      Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Calabria.

    • =< 10%

      Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Calabria.

  5. Bivongi Bianco

    Versione: Secco
    Tasso Alcolometrico: 10,5%

    Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno intenso, odore vinoso, gradevole, dal sapore secco, armonico, fruttato.

    Composizione:

    • >< 30%-50% - Gaglioppo, Greco Nero

      Da soli o congiuntamente.

    • >< 30%-50% - Nocera, Calabrese, Castiglione

      Da soli o congiuntamente.

    • =< 15%

      Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Calabria.

    • =< 10%

      Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Calabria.

4) Caratteristiche Organolettiche Bivongi DOC

La denominazione di origine controllata dei vini Bivongi è dedicata, secondo i requisiti e le caratteristiche stabiliti dal disciplinare di produzione, alle seguenti cinque tipologie: Rosso, Rosso Riserva, Novello, Rosato e Bianco.
Il Bivongi Rosso è un vino rosso secco dal colore fosco con gradazioni più o meno intense e un colore tendente al granato scuro con la maturazione in bottiglia. L’odore di castagna e frutta secca, caratteristico del sud Italia è delicato e in bocca lascia un sapore asciutto, con note armoniche, piacevoli al palato talvolta fruttate.
Il Bivongi Rosso Riserva è un vino rosso secco e invecchiato dal colore più intenso e tendente a toni vinaccia con la maturazione. Al naso presenta un bouquet vinoso e delicato e in bocca lascia un sapore asciutto, con note armoniche, piacevoli al palato talvolta fruttate.
La versione giovane di questo Rosso Novello ha toni vermigli più o meno intensi. L’odore leggero, vinoso ed armonico dal sapore asciutto ed abboccato, presenta note di frutti di bosco, armoniche e fresche.
Il Vino Rosato ha un colore meno intenso del rosso, odore di pesca dalle note caratteristiche di sottobosco. Il sapore è asciutto, gradevole e leggero.
Il Vino Bianco con colore giallo paglierino ha note più o meno intense, odore di paglia essiccata al sole e sapore gradevole al palato armonico e fruttato.

5) Abbinamenti Culinari della denominazione Bivongi DOC

Formaggi e salumi tipici della regione (Caciocavallo silano, Capocollo, Salsiccia e Soppressata di Calabria), piatti tipici della regione, come i ‘maccaruni’.

6) Disciplinare della denominazione Bivongi DOC

Secondo il disciplinare l’uvaggio delle versioni rossa, rosata, novello e invecchiata prevede il Greco Nero e il Gaglioppo in percentuale variabile dal 30 al 50% da soli o in blend. In aggiunta possono essere usati il Castiglione o il Nocera o il Calabrese in percentuali che vanno sempre dal 30 al 50 per cento e con una piccola percentuale residuale che è possibile reperire da vini idonei al taglio e prodotti sul territorio regionale come disposto dal Decreto Ministeriale del 7 maggio 2004.
La versione Bianca prevede l’impiego di una percentuale dal 30 al 50 per cento di vini provenienti dai vitigni Guardavalle, Greco Bianco e Montonico Bianco. Per un’altra percentuale del 30/50 per cento è impiegata la qualità Ansonica o Malvasia. Piccole percentuali residuali possono essere reperite da vini idonei al taglio e prodotti sul territorio regionale come disposto dal Decreto Ministeriale del 7 maggio 2004.
Le tecniche enologiche impiegate per la vinificazione dei Vini DOC Bivongi consentono una resa massima dell’uva in vino non eccedente il 70%; qualora tale percentuale venisse superata oltre il limite del 5%, decadrebbe la denominazione di origine controllata per tutta la produzione. Se l’eccedenza è entro il 5 per cento, solo l’eccedenza sarebbe esclusa dalla Doc.
Il DOC Bivongi Rosso Riserva deve osservare un tempo di invecchiamento minimo di due anni.

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