Aglianico del Vulture Superiore DOCG

La denominazione di origine Aglianico del Vulture Superiore DOCG è riservata ai vini prodotti a partire da uve del vitigno Aglianico e Aglianico del Vulture al 100%. La zona di produzione ricade nella parte nord della regione Basilicata, in provincia di Potenza e comprende un territorio di alta e media collina, situato sulle pendici del Monte Vulture, vulcano spento, ma attivo fino al pleistocene superiore, che ha la sua vetta maggiore a 1.327 mt s.l.m. e che degrada progressivamente verso ovest lungo il fiume Ofanto e verso Est verso la piana della Puglia, originando rilievi difformi e diffusi sull’intero territorio in esame. I vini coprendono le tipologie Aglianico del Vulture Superiore Aglianico del Vulture Superiore riserva.

L’Aglianico del Vulture Superiore DOCG deve essere sottoposto ad un periodo di maturazione minimo di tre anni di cui almeno 12 mesi in contenitori di legno e 12 mesi in bottiglia. La Riserva deve essere sottoposta ad un periodo di maturazione minimo di quattro anni, dopo un invecchiamento di almeno 24 mesi in contenitori di legno e almeno 12 mesi in bottiglia.

 

1) Cenni Storici della denominazione Aglianico del Vulture Superiore DOCG

La coltivazione della vite nell’area del Vulture viene già descritta da autorevoli autori latini: Plinio, Strabone, Virgilio, Marziale che testimoniano la presenza di una viticoltura evoluta nella zona fin dal VII secolo a.C.. Il poeta Orazio, nato a Venosa, città del Vulture, celebra nelle sue Odi le qualità del vino prodotto nella sua terra. L’intero territorio del Vulture presenta reperti archeologici che documentano la produzione diffusa del vino, quale prodotto inteso come alimento, ma anche strumento di convivialità e di autorevole testimonianza di valore intrinseco tanto da essere oggetto di dono per divinità e personalità qualificate.

Nel corso dei secoli la coltivazione della vite, nell’area, è stata fortemente condizionata dalla polverizzazione fondiaria (anche ad oggi inferiore all’ettaro) ed alla struttura sociale della famiglia contadina. Questa viveva prevalentemente di auto sostentamento e, quindi, era fortemente sentito il legame con la terra e la vite in particolare che rappresentava l’unica forma di sostentamento. La necessità di produrre un’uva di ottima qualità si sposava perfettamente con un territorio difficile orograficamente e che richiedeva abbondante manodopera, ma che ha caratterizzato anche una notevole tradizione viticola che, nel tempo, è divenuta un vero e proprio “marchio d’area’.

La tradizione della vigna che diventa un vero e proprio “giardino” fa sì che il paesaggio venga fortemente caratterizzato da vigneti ordinati e ben tenuti e coltivati, ma anche l’uva si avvantaggia di pratiche colturali che consentono la migliore esposizione e la migliore maturazione dei tannini, molto abbondanti nell’Aglianico. D’altro canto solo una meticolosa preparazione dei vigneti consente all’uva di poter resistere al lungo ciclo vegetativo che si conclude con la piena maturazione in un periodo (ottobre-novembre) quando la piovosità è già alta, l’umidità diventa fattore di rischio sanitario e la neve può rendere difficile la raccolta.

2) Area di Produzione della denominazione Aglianico del Vulture Superiore DOCG

La zona geografica delimitata è situata nella parte nord della Regione Basilicata, in Provincia di Potenza, e comprende un territorio di alta e media collina posto sulle pendici del Monte Vulture, vulcano spento, ma attivo fino al Pleistocene superiore, che ha la sua vetta maggiore a 1.327 mt s.l.m. e che degrada progressivamente verso ovest, lungo il fiume Ofanto, e verso Est, in prossimità della piana della Puglia.

La Zona di Produzione del Vino DOCG Aglianico del Vulture Superiore è localizzata in:

  • provincia di Potenza e comprende il territorio dei comuni di Rionero in Vulture, Barile, Rapolla, Ripacandida, Ginestra, Maschito, Forenza, Acerenza, Melfi, Atella, Venosa, Lavello, Palazzo San Gervasio, Banzi, Genzano di Lucania, escluse le tre isole amministrative di Sant’Ilario, Riparossa e Macchia del comune di Atella.

3) Tipologie di Vino della denominazione Aglianico del Vulture Superiore DOCG

  1. Aglianico del Vulture Superiore 

    Versione: Secco
    Tasso Alcolometrico: 13,5%

    Vino Rosso Superiore dal colore rosso rubino intenso tendente al granato, odore tipico, gradevole ed intenso e sapore secco, giustamente tannico, sapido, persistente, equilibrato. Con l’invecchiamento, in relazione alla conservazione in recipienti di legno, il sapore dei vini può rilevare lieve sentore di legno.

    Composizione:

  2. Aglianico del Vulture Superiore Riserva 

    Versione: Secco
    Tasso Alcolometrico: 13,5%

    Vino Rosso Superiore Invecchiato dal colore rosso rubino intenso tendente al granato (con l’invecchiamento può assumere riflessi aranciati), odore tipico, gradevole ed intenso e sapore secco, giustamente tannico, sapido, persistente, equilibrato ed armonico. Con l’invecchiamento, in relazione alla conservazione in recipienti di legno, il sapore dei vini può rilevare lieve sentore di legno.

    Composizione:

4) Caratteristiche Organolettiche Aglianico del Vulture Superiore DOCG

Entrambi i vini presentano una buona acidità, il colore è rosso rubino intenso che sfuma verso il rosso granato con riflessi aranciati nei vini più invecchiati. In tutte le tipologie si riscontrano aromi prevalentemente fruttati (bacche e drupe), ma anche floreali tipici delle cultivar dei vitigni di base, che nei vini più invecchiati sfumano a favore di quelli speziati o fenolici associabili al legno. Al sapore i vini presentano un’acidità normale, un accenno di amaro ed una possibile residua astringenza tipiche dei vitigni, ma, soprattutto, un’ottima struttura che contribuiscono al loro equilibrio gustativo e ad evidenziare una grande longevità del prodotto.

5) Abbinamenti Culinari della denominazione Aglianico del Vulture Superiore DOCG

Formaggi stagionati, come il pecorino di Filiano, il canestrato di Moliterno, il caciocavallo podolico, ma anche con la soppressata, i ravioli locali, gli strascinati, i secondi di carne come l’agnello con i funghi e verdure.

6) Disciplinare della denominazione Aglianico del Vulture Superiore DOCG

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