Il vitigno Canina nera era coltivato anticamente in Toscana e in Romagna. In Romagna il vitigno Canina Nera viene spesso confuso con il Cagnina (clone del Refosco) e con il Fortana (Uva d’Oro) da cui si differenzia però per la maturazione più precoce e per la tendenza delle foglie ad arrossire in autunno. Nel secolo scorso è stato anche confuso con il Canaiolo nero, presente in Toscana. Il vitigno Canina nera è piuttosto raro, si trova ancora coltivata in pochi filari, per uso familiare, usato per vini per gli amici e la piccola vendita locale. Oggi la Canina nera non si vinifica più in purezza, è più facile trovarla utilizzata con altre uve rosse locali. La principale area di di produzione si limita alla pianura romagnola, in particolare nella provincia di Ravenna. Ancora più rara è la presenza della Canina Nera in Toscana. Nel passato, la Canina nera veniva considerata un vitigno che dava vini di bassa qualità e di scarso interesse, da cui il rischio di estinzione.