La denominazione Eloro DOC comprende i vini rossi e rosati dall’angolo sud-orientale della Sicilia. Creata nell’ottobre del 1994, la DOC copre una piccola area che si estende verso nord da Capo Passero, l’estremità sud-orientale della Sicilia. Si estende ad ovest fino ad Ispica a e a nord fino a Noto (conosciuta per il famoso Moscato di Noto DOC). I vini della denominazione Eloro DOC sono fatti a partire da un uvaggio di varietà locali quali il  Nero d’Avola (il paese di Avola, da cui prende il nome, si trova appena più ad est), il Frappato e il Pignatello. Si tratta di un uvaggio simile a quello dei vini più prestigiosi del Cerasuolo di Vittoria DOCG, posta immediatamente più ad ovest, anche se i vini Cerasuolo (dal colore “ciliegia“) non possano venir prodotti con il vitigno Pignatello, caratteristico per la sua rusticità. Il clima in questa zona è caratterizato dalla presenza del Mar Mediterraneo, la cui linea costiera forma i confini meridionali e orientali della denominazione. Questo è un fattore determinante per la viticoltura locale, infatti la Eloro DOC è la più meridionale (insieme al Moscato di Pantelleria DOC) di tutta la Sicilia, con una latitudine di 36 gradi nord. Posta così a sud, coltivare uve di qualità senza le il raffreddamento dovuto al mare o a una topografia elevata sarebbe quasi impossibile. I vignaioli di Eloro possono contare sul primo fattore, dal momento che l’altitudine è piuttosto bassa, essendo il territorio costituito per lo piùda pianure costiere. Le colline più vicine sono quelle che segnano il limite settentrionale della denominazione (dove inizia la zona della Noto DOC). Nella foschia estiva, 100 km più a nord, si può scorgere la vetta torreggiante del Monte Etna. Fa parte della denominazione anche una sottozona denominata Pachino. I vini provenienti da uve coltivate in quel comune possono riportarlo come nemzione sulle etichette. Quest’area corrisponde essenzialmente alla zona di Capo Passero.