Barletta DOC

La Barletta DOC è una denominazione di origine situata nell’area della omonima città, sulla costa adriatica della Puglia. La denominazione risale al 1977, due anni prima del Rosso Canosa DOC, il cui bacino d’utenza si trova immediatamente a sud-ovest e che ora è stata inglobata dalla DOC Castel del Monte. I vini rossi prodotti in quest’area hanno tutti molto in comune, essendo sempre basati sul vitigno a bacca nera più diffuso nella zona, l’Uva di Troia. “Troia” qui non è quella della leggenda omerica, ma si trattta di una città a circa 65 km a ovest di Barletta. L’Uva di Troia è presente nei vini in uvvaggio con Sangiovese e Montepulciano, sicuramente più diffusi in regioni più a nord come la Toscana, l’Abruzzo e l’Emilia-Romagna, ma che hanno anche una certa diffusione nelle aree più a nord della regione Puglia. I vini bianchi della DOC Barletta, anche se dal punto di vista delle quantità molto meno rilevanti, sono basati sulla Malvasia bianca e si trovano sia nella tipologia fermo che frizzante. Barletta è una città di medie dimensioni, situata sulla costa orientale (Adriatica) della Puglia. La città risele all’epoca preromanica ed era già un importante centro commerciale per i commercianti fenici, così come Trani, alktra città vicina, sempre lungo la costa. Attorno alla città le basse colline sono coperte da uliveti, in una misura inusuale rispetto a qualsiasi altra parte d’Italia. La Puglia produce infatti quasi la metà dell’olio d’oliva italiano e questa zona ha un pesorilevante per l’industria olearia. Anche se bella zona di Barletta i vigneti sono sempre più diffusi, le vigne danno l’impressione di essere sommerse dalle distese di ulivi. Le caratteristiche di quest’area sono quelle classiche in Puglia, con terreni caldi, piatti e secchi. Il calore del Mezzogiorno trova una tregua solo nelle aree più vicine al mare. Visti dall’alto, i terreni nell’area del triangolo Barletta, Canosa e Cerignola risultano più chiari degli altri circostanti. I terreni hanno per questo la capacità di riflettere la luce del sole sulle uve, migliorando la loro maturazione e le loro qualità fenoliche.

1) Cenni Storici della denominazione Barletta DOC

La leggenda vuole che Diomede, esule da Troia dopo la distruzione da parte dei Greci, trapiantò lungo le rive del fiume Ofanto quei tralci di vite che, proprio perché originari dell’antica Troia, da essa presero nome. La leggenda si intreccia in tal modo con la storia, che testimonia l’antichissima presenza dell’uva di Troia sul territorio. In effetti è storicamente accertata la passione di Federico II di Svevia per questo vitigno, coltivato lungo la litoranea adriatica dell’attuale provincia Barletta – Andria – Trani, tant’è che esso è altresì noto come “Nero di Troia”, “Vitigno di Barletta” o “Uva di Barletta”.

Le prime notizie dettagliate secondo criteri scientifici risalgono al 1882, quando la “Rivista di viticoltura ed enologia” pubblicò la prima descrizione scientifica dell’Uva di Troia. La forma d’allevamento era quella antica, già praticata dai popoli dell’Asia Minore e della Grecia, che i Romani chiamavano “humilis sine adminculo” o più conosciuto come “alberello pugliese”: il sesto di un metro per un metro, la potatura a due speroni con due gemme e il pampinaio e una produzione media di 50 – 70 ql/ha, con picchi di quasi 100 q.li/ha.

L’Uva di Troia era la materia prima per la produzione di un vino conosciuto in tutta Europa come “il vino di Barletta”, per le notevoli quantità di prodotto che dall’entroterra barlettano lì si concentravano per essere spedite via ferrovia o via mare e pertanto ne assunse tale denominazione. Si può quindi affermare con sicumera certezza che Barletta rappresenta senza’altro una tra le più antiche zone d’Italia a vocazione viticola.

Ad ulteriore conferma di tale prestigioso pedigree storico, Barletta è altresì stata la sede importante di rinomate aziende di produzione di botti e bottoni da 100 hl in legno, tra cui Picardi, Lionetti e Violante. Ai fini del buon risultato dei vini, ha operato in Barletta la Regia Cantina Sperimentale, retta da illustri e valenti chimici, ultimo dei quali a reggerla il prof. Mattia ed il dott. Monterisi, in costante rapporto di partnership con la Regia Stazione Agraria di Roma. Ancora: a Barletta fu istituito il Vivaio Sperimentale per la Viticultura, anch’esso retto da illustri agronomi, tra cui il prof. Prosperi.

Per ciò che concerne il Barletta bianco, esso è ottenuto da Malvasia Bianca B.. In sede storica, le Malvasie rappresentano una vasta ed eterogenea famiglia di vitigni, per la maggior parte a bacca bianca, coltivati in quasi tutte le regioni d’Italia, compresa la Puglia. Le Malvasie iscritte al Registro Nazionale delle Varietà sono 17, tra cui la Malvasia, Malvasia Bianca B., Malvasia Bianca di Candia, Malvasia Bianca lunga e la Malvasia di Candia aromatica. Il nome Malvasia deriva, molto probabilmente, dal porto greco di Monemvasia, dal quale partivano ricercati vini dolci che venivano esportati in tutto il Mediterraneo.

Si deve ai veneziani l’uso di tale appellativo per indicare, in un primo momento, tali vini dolci provenienti dalle zone orientali del Mediterraneo e, successivamente, anche le botteghe in Venezia nelle quali si consumava questa bevanda. Le Malvasie non erano solo importate dal bacino greco: nel 1500-1600 erano coltivate in molte regioni italiane, tra cui la Puglia.

Oggi la coltivazione delle varie tipologie di Malvasia è raccomandata ed autorizzata complessivamente in 80 province italiane. In particolare, la Malvasia bianca è principalmente diffusa in Puglia, dove viene utilizzata per la produzione di vini ad IGT, siano essi bianchi o neri.

Il Vino DOC Barletta ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 1 giugno 1977.

2) Area di Produzione della denominazione Barletta DOC

L’area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Barletta si estende sulle pianure situate lungo la costa adriatica a confine tra la Murgia e il Tavoliere delle Puglie, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all’espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.

La Zona di Produzione del Vino DOC Barletta è localizzata in:

  • provincia di Barletta-Andria-Trani e comprende il territorio del comune di Barletta e, in parte, il territorio dei comuni di Andria, Trani, S. Ferdinando di Puglia e Trinitapoli.

3) Tipologie di Vino della denominazione Barletta DOC

  1. Barletta Bianco 

    Versione: Secco
    Tasso Alcolometrico: 10,50%

    Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno intenso, odore delicato, fruttato, caratteristico e sapore asciutto, armonico.

    Composizione:

    • => 60% - Malvasia bianca
    • =< 40%

      Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Puglia.

  2. Barletta Bianco Frizzante 

    Versione: Secco
    Tasso Alcolometrico: 10,50%

    Vino Bianco Frizzante dalla spuma fine ed evanescente, colore giallo paglierino più o meno intenso, odore delicato, fruttato, caratteristico e sapore asciutto, armonico.

    Composizione:

    • => 60% - Malvasia bianca
    • =< 40%

      Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Puglia.

  3. Barletta Rosso 

    Versione: Secco
    Tasso Alcolometrico: 12%

    Vino Rosso dal colore rosso rubino tendente al granato con eventuali riflessi aranciati con l’invecchiamento, odore vinoso, caratteristico e sapore asciutto, armonico, di corpo.

    Composizione:

    • => 70% - Uva di Troia
    • =< 3010%

      Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Puglia. Tra questi, l’eventuale presenza del vitigno Malbech non può essere superiore al 10%.

  4. Barletta Rosso Vigna 

    Versione: Secco
    Tasso Alcolometrico: 12%

    Vino Rosso Vigna dal colore rosso rubino tendente al granato con eventuali riflessi aranciati con l’invecchiamento, odore vinoso, caratteristico e sapore asciutto, armonico, di corpo.

    Composizione:

    • => 70% - Uva di Troia
    • =< 3010%

      Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Puglia. Tra questi, l’eventuale presenza del vitigno Malbech non può essere superiore al 10%.

  5. Barletta Novello 

    Versione: Secco
    Tasso Alcolometrico: 11,50%

    Vino Rosso Novello dal colore rosso rubino più o meno intenso, odore intenso, gradevole, caratteristico e sapore armonico, caratteristico, rotondo.

    Composizione:

    • => 70% - Uva di Troia
    • =< 3010%

      Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Puglia. Tra questi, l’eventuale presenza del vitigno Malbech non può essere superiore al 10%.

  6. Barletta Riserva 

    Versione: Secco
    Tasso Alcolometrico: 13%

    Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso rubino tendente al granato con eventuali riflessi aranciati con l’invecchiamento, odore vinoso, caratteristico e sapore asciutto, armonico, di corpo.

    Composizione:

    • => 70% - Uva di Troia
    • =< 3010%

      Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Puglia. Tra questi, l’eventuale presenza del vitigno Malbech non può essere superiore al 10%.

  7. Barletta Rosato 

    Versione: Secco
    Tasso Alcolometrico: 11%

    Vino Rosato dal colore rosato più o meno intenso, odore delicatamente vinoso, caratteristico, talvolta fruttato e sapore asciutto, armonico, gradevole.

    Composizione:

    • => 70% - Uva di Troia
    • =< 30%

      Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Puglia.

  8. Barletta Rosato Frizzante 

    Versione: Secco
    Tasso Alcolometrico: 11%

    Vino Rosato Frizzante dalla spuma fine ed evanescente, colore rosato più o meno intenso, odore delicatamente vinoso, caratteristico, talvolta fruttato e sapore asciutto, armonico, gradevole.

    Composizione:

    • => 70% - Uva di Troia
    • =< 30%

      Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Puglia.

  9. Barletta Malvasia Bianca 

    Versione: Secco
    Tasso Alcolometrico: 11%

    Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno intenso, odore delicato, con profumo caratteristico, fruttato e sapore asciutto, armonico.

    Composizione:

    • => 90% - Malvasia bianca
    • =< 10%

      Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Puglia.

  10. Barletta Malvasia Bianca Frizzante 

    Versione: Secco
    Tasso Alcolometrico: 11%

    Vino Bianco Frizzante dalla spuma fine ed evanescente, colore giallo paglierino più o meno intenso, odore delicato, con profumo caratteristico, fruttato e sapore asciutto, armonico.

    Composizione:

    • => 90% - Malvasia bianca
    • =< 10%

      Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Puglia.

  11. Barletta Uva di Troia  

    Versione: Secco
    Tasso Alcolometrico: 12%

    Vino Rosso dal colore rosso rubino tendente al granato con eventuali  riflessi aranciati con l’invecchiamento, odore vinoso caratteristico e sapore asciutto, armonico di corpo.

    Composizione:

    • => 90% - Uva di Troia
    • =< 10%

      Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Puglia.

  12. Barletta Uva di Troia Riserva 

    Versione: Secco
    Tasso Alcolometrico: 13%

    Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso rubino tendente al granato con eventuali  riflessi aranciati con l’invecchiamento, odore vinoso caratteristico e sapore asciutto, armonico di corpo.

    Composizione:

    • => 90% - Uva di Troia
    • =< 10%

      Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Puglia.

4) Caratteristiche Organolettiche Barletta DOC

  • I vini della denominazione Barletta DOC si presentano di un colore dal rubino al granato tendente ad assumere riflessi arancioni con l’invecchiamento. Al naso presentano un odore vinoso quasi caratteristico e all’assaggio risultano essere asciutti, armonici di corpo.

5) Abbinamenti Culinari della denominazione Barletta DOC

Carni suine e rosse, cacciagione e formaggi pecorini stagionati, salumi contadini, agnello al forno e in umido

6) Disciplinare della denominazione Barletta DOC

Visualizza il disciplinare >>
Torna in alto