Il vitigno Olivella nera è di origini incerte, così come incerta è la questione della sua corrispondenza o meno al vitigno Sciascinoso. In realtà la situazione confusa è dovuta al fatto che il nome Olivella è stato di volta in volta attribuito a numerosi vitigni, a causa della rassomiglianza del loro acino, per il colore e per la forma allungata che poteva ricordare, appunto, un’oliva. Il vitigno si trova in Campania e nel Lazio, ed è presente nel Registro nazionale varietà di vite con la denominazione “Olivella nera” a partire dal 1971 (G.U. 71 del 22/03/1971). Lo Sciascinoso risulta iscritto nello stesso registro, a partire dall’anno precedente (G.U. 149 17/06/1970). Nei disciplinari di tutte le denominazioni campane è presente il solo Sciascinoso (eventualmente con la dicitura “localmente detto Olivella”), mentre l’Olivella in quanto tale è presente nel disciplinare della IGT Frusinate (Lazio) . Pur essendo ormai accertato che si tratta di due vitigni distinti, la confusione rimane. Infatti, ad esempio, il disciplinare della DOC Vesuvio lo prevede tra i componenti della Lacryma Christi rosso, ma indicandolo come Sciascinoso “localmente detto Olivella” e non come vitigno a sè stante.