Bianchello del Metauro DOC

La zona geografica relativa alla denominazione Bianchello del Metauro DOC è in provincia di Pesaro ed è compresa tra il confine con la provincia di Ancona a sud dato dal fiume Cesano, ed il decorso del fiume Arzilla a nord. Tale area è delimitata dal bacino del fiume Metauro che la attraversa da ovest ad est per tutta la sua estensione e interessa 18 comuni compresi tra il mare Adriatico ed i monti della Cesana situati nella fascia pre-appenninica nel comune di Urbino.

La caratteristica che spicca per il Bianchello del Metauro è la grande beva. Favorito anche dalla non troppo accentuata gradazione alcolica, è un vino fresco e di compagnia, che unisce e fa brindare. La stessa vivacità la troviamo nel colore giallo paglierino scarico dai riflessi verdolini, nella grande trasparenza che ne esalta ancora di più la freschezza. I profumi e i gusti tenui richiamano l’odore dei prati in fiore e dei tigli. I Bianchelli del Metauro prodotti in prossimità della costa sono “spiritosi e allegri” mentre quelli dell’entroterra hanno gusti più tenui e delicati. Il vitigno Biancame è anche adatto per i processi di spumantizzazione sia in bottiglia che in autoclave, per il colore, la freschezza data dall’acidità, il profumo persistente, il gusto secco e fresco.

1) Cenni Storici della denominazione Bianchello del Metauro DOC

Dall’unione dei due fiumi che scendono dall’Appennino marchigiano: “Meta” ed “Auro” prende il via nei pressi di Mercatello sul Metauro il fiume Metauro. Lungo la valle di questo fiume sono presenti dei municipi romani: S. Angelo in Vado, Fossombrone e Fano e la parte verso questo fiume della piana di Urbino.

L’area fu oggetto d’insediamenti monastici benedettini con la creazione delle abbazie (anni 1050/1122), nella stessa area avvenne l’espansione delle aristocrazie rurali ed il diffondersi della nobiltà rurale. Tutte componenti che trovavano nell’attività agricola e nel mondo rurale il loro sostentamento e la loro ricchezza.

Nei secoli a seguire la presenza politica del Ducato di Urbino, le ricchezze derivanti dalle condotte militari e l’economia agricola creano la capillare diffusione della vigna accanto alle altre colture. L’istituto mezzadrile, che prevede l’insediamento sul fondo, ben si adatta all’area di che trattasi per la possibilità del controllo, ove i campi sono intersecati da filari di viti sorrette da oppi, aceri, gelsi.

Sante Lancerio, bottigliere del Papa Paolo III nel 1536, di passaggio a Fano esprime “città bella, ma piccola ,che fa buon vino”. Il medico Andrea Bacci, archiatra pontificio, marchigiano, nel 1596 pubblica il “De naturali vinorum historia” in sette libri. Nel collegare l’ambiente al vitigno e nel descrivere il vino derivante dai vitigni distingue Greco e Trebbiano, nota la differenza se coltivati nel Piceno o in Urbino o in Toscana.

Nel V libro “De vinis Italiae” la parte descrittiva “In Picenis” Bacci giunge a Fano che giudica città “deliziosa con vini di alta qualità prodotti anche da viti importate quali Trebbiani e Malvasie”. Riferisce, inoltre, di aver assaggiato nelle campagne di Urbino, Fano e Pesaro e nei castelli di Mondolfo e San Costanzo “qualificati Trebbiani”.

Da tale realtà storica ed agricola la richiesta della denominazione è stata una ovvia conseguenza sostenuta dai numerosi produttori presenti nel territorio. La quasi esclusività del vitigno diffuso, le tecniche di produzione delle uve in un territorio omogeneo, con filari e poi vigneti specializzati, tecniche di trasformazione abbastanza semplici applicate in un tessuto sociale mezzadrile con appoderamento diffuso e poi di conduzione diretta con la soppressione – ope legis – del vecchio contratto, hanno consentito la totale partecipazione dei viticoltori allo sviluppo della denominazione.

Il Vino DOC Bianchello del Metauro ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 2 aprile 1969.

2) Area di Produzione della denominazione Bianchello del Metauro DOC

L’area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Bianchello del Metauro si estende lungo il confine con la provincia di Ancona in prossimità del fiume Cesano, ed il decorso del fiume Arzilla più a nord, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all’espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.

La Zona di Produzione del Vino DOC Bianchello del Metauro è localizzata in:

  • provincia di Pesaro-Urbino e comprende il territorio dei comuni di Fano, Cartoceto, Saltara, Serrungarina, Montefelcino, Isola del Piano, Fossombrone, S. Ippolito, Montemaggiore, S. Giorgio, Piagge, S. Costanzo, Orciano, Barchi, Fratterosa, l’isola amministrativa del comune di Mondavio denominata Cavallara, compresa tra i territori comunali di Serrungarina, Montemaggiore, Piagge, S. Giorgio, Orciano e, in parte, il territorio dei comuni di Urbino e Fermignano.

3) Tipologie di Vino della denominazione Bianchello del Metauro DOC

  1. Bianchello del Metauro 

    Versione: Secco
    Tasso Alcolometrico: 11,50%

    Vino Bianco dal colore giallo paglierino, odore delicato, caratteristico, dal sapore secco, fresco, armonico, gradevole.

    Composizione:

  2. Bianchello del Metauro Superiore 

    Versione: Secco
    Tasso Alcolometrico: 12,50%

    Vino Bianco Superiore dal colore giallo paglierino, odore delicato, caratteristico, dal sapore secco, fresco, armonico, gradevole.

    Composizione:

  3. Bianchello del Metauro Spumante 

    Tasso Alcolometrico: 11,50%

    Vino Bianco Spumante dalla spuma fine e persistente e colore paglierino più o meno intenso, odore proprio, delicato, fine, ampio, composito, dal sapore da extra dry a brut, sapido, fresco, fine, armonico.

    Composizione:

  4. Bianchello del Metauro Passito 

    Versione: Dolce
    Tasso Alcolometrico: 15%

    Vino Bianco Passito dal colore dal paglierino intenso all’ambrato, odore caratteristico, intenso, dal sapore dolce, armonico, vellutato, caratteristico.

    Composizione:

4) Abbinamenti Culinari della denominazione Bianchello del Metauro DOC

Carni bianche a tendenza dolce, molluschi, crostacei, piatti di cucina marinara, pasticceria secca.

5) Disciplinare della denominazione Bianchello del Metauro DOC

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