Barbera d’Asti DOCG

1) Cenni Storici della denominazione Barbera d’Asti DOCG

Il Barbera d’Asti è un vino la cui produzione trae origine nel periodo medievale anche se le prime testimonianze scritte fanno datare la sua produzione intorno al 1500. Grazie alla sua immediata diffusione, il Barbera d’Asti divenne rapidamente un vino molto conosciuto, inizialmente consumato solo dai contadini per il proprio consumo e solo successivamente la sua diffusione si ebbe su vasta scala. Nel 1798, grazie all’Ampelografia del Conte Nuvolone, il Barbera d’Asti conobbe largo successo in tutto il Monferrato entrando cosi nell’elenco dei vitigni piemontesi; successivamente conobbe una rapida espansione sui principali mercati limitrofi e, grazie al porto di Genova, anche sui mercati internazionali. Per lungo periodo è stato un vino largamente consumato i Italia per poi conoscere una diffusione molto più ampia a partire dagli anni ’80 del novecento, grazie al lavoro di ricerca e di sviluppo portato avanti dai coltivatori e dai produttori.
Nel 1970 viene riconosciuta al Barbera d’Asti la Denominazione di Origine Controllata, con l’inserimento nel disciplinare di tre sottozone corrispondenti a Nizza, Tinella e Colli Astani. Nel 2008 ottiene la Denominazione di Origine Controllata e Garantita, come testimonianza e riconoscimento del percorso di crescita intrapreso da questa viticoltura.

2) Area di Produzione della denominazione Barbera d’Asti DOCG

La zona di produzione del Barbera d’Asti è rappresentata dalle colline dell’astigiano e del Monferrato, caratterizzata da un sistema collinare poco elevato compreso per lo più tra i 150 e i 400 metri di altitudine, clima temperato o temperato-caldo, poco ventoso e con una piovosità annuale media intorno ai 700 millimetri. Il Barbera d’Asti viene prodotto nelle province di Alessandria e di Asti, nei rispettivi 116 e 51 comuni. Il Barbera ha importanza anche in altre aree del paese diverse dalla Regione Piemonte, come l’Oltrepò Pavese, i Colli Piacentini, la Franciacorta, l’Umbria e anche alcune zone della Campania e della Sicilia. Questo vitigno vanta 4727 ettari di vitigno e oltre 2000 produttori. Nel 2019, il Barbera d’Asti ha prodotto oltre 21 milioni di bottiglie facendo registrare un incremento della produzione rispetto all’anno precedente.

La Zona di Produzione del Vino DOCG Barbera d’Asti è localizzata in:

  • provincia di Asti, e comprende il territorio dei comuni di Agliano Terme, Albugnano, Antignano, Aramengo, Asti, Azzano d’Asti, Baldichieri, Belveglio, Berzano S. Pietro, Bruno, Bubbio, Buttigliera d’Asti, Calamandrana, Calliano, Calosso, Camerano Casasco, Canelli, Cantarana, Capriglio, Casorzo, Cassinasco, Castagnole Lanze, Castagnole Monferrato, Castel Boglione, Castell’Alfero, Castellero, Castelletto Molina, Castello d’Annone, Castelnuovo Belbo, Castelnuovo Calcea, Castelnuovo Don Bosco, Castel Rocchero, Celle Enomondo, Cerreto d’Asti, Cerro Tanaro, Cessole, Chiusano d’Asti, Cinaglio, Cisterna d’Asti, Coazzolo, Cocconato, Corsione, Cortandone, Cortanze, Cortazzone, Cortiglione, Cossombrato, Costigliole d’Asti, Cunico, Dusino San Michele, Ferrere, Fontanile, Frinco, Grana, Grazzano Badoglio, Incisa Scapaccino, Isola d’Asti, Loazzolo, Maranzana, Maretto, Moasca, Mombaldone, Mombaruzzo, Mombercelli, Monale, Monastero Bormida, Moncalvo, Moncucco Torinese, Mongardino, Montabone, Montafia, Montaldo Scarampi, Montechiaro d’Asti, Montegrosso d’Asti, Montemagno, Montiglio Monferrato, Moransengo, Nizza Monferrato, Olmo Gentile, Passerano Marmorito, Penango, Piea, Pino d’Asti, Piovà Massaia, Portacomaro, Quaranti, Refrancore, Revigliasco d’Asti, Roatto, Robella, Rocca d’Arazzo, Roccaverano, Rocchetta Palafea, Rocchetta Tanaro, San Damiano D’Asti, San Giorgio Scarampi, San Martino Alfieri, San Marzano Oliveto, San Paolo Solbrito, Scurzolengo, Serole, Sessame, Settime, Soglio, Tigliole, Tonco, Tonengo, Vaglio Serra, Valfenera, Vesime, Viale d’Asti, Viarigi, Vigliano, Villafranca d’Asti, Villa San Secondo e Vinchio.
  • provincia di Alessandria, e comprende il territorio dei comuni di Acqui, Alfiano Natta, Alice Bel Colle, Altavilla Monferrato, Bergamasco, Bistagno, Borgoratto Alessandrino, Camagna Monferrato, Camino, Carentino, Casale Monferrato, Cassine, Castelletto Merli, Cellamonte, Cereseto, Cerrina, Coniolo, Conzano, Cuccaro Monferrato, Frascaro, Frassinello Monferrato, Fubine, Gabiano, Gamalero, Lu Monferrato, Mirabello Monferrato, Mombello Monferrato, Moncestino, Murisengo, Occimiano, Odalengo Grande, Odalengo Piccolo, Olivola, Ottiglio, Ozzano Monferrato, Pontestura, Ponzano Monferrato, Ricaldone, Rosignano Monferrato, Sala Monferrato, S. Giorgio Monferrato, S. Salvatore Monferrato, Serralunga di Crea, Solonghello, Strevi, Terruggia, Terzo, Treville, Vignale, Villadeati e Villamiroglio.

3) Tipologie di Vino della denominazione Barbera d’Asti DOCG

  1. Barbera d'Asti 

    Versione: Secco
    Tasso Alcolometrico: 12%

    Vino Rosso dal colore rosso rubino tendente al rosso granato con l’invecchiamento, odore intenso e caratteristico, tendente all’etereo con l’invecchiamento e sapore asciutto tranquillo, di corpo, con adeguato invecchiamento più armonico, gradevole, di gusto pieno.
    Abbinamenti: Bagna cauda, Minestre, Panissa, Bolliti, Formaggi semiduri, Gorgonzola.

    Composizione:

    • => 90% - Barbera
    • =< 10%

      Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Piemonte.

  2. Barbera d'Asti Superiore 

    Versione: Secco
    Tasso Alcolometrico: 12,50%

    Vino Rosso Superiore dal colore rosso rubino tendente al rosso granato con l’invecchiamento, odore intenso e caratteristico, tendente all’etereo con l’invecchiamento e sapore asciutto tranquillo, di corpo, con adeguato invecchiamento più armonico, gradevole, di gusto pieno.
    Abbinamenti: Bagna cauda, Minestre, Panissa, Bolliti, Formaggi semiduri, Gorgonzola.

    Composizione:

    • => 90% - Barbera
    • =< 10%

      Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Piemonte.

4) Caratteristiche Organolettiche Barbera d’Asti DOCG

Il colore caratteristico del Barbera d’Asti è il rosso rubino, con tratti molto intensi nel tipo Superiore: con l’invecchiamento tende ad assumere un colore granato. Il profumo è particolarmente intenso, vinoso e persistente: si possono avvertire aromi di bacche scure, ciliegia e prugna, con note alquanto intense di aromi balsamici, speziati e floreali. Nella maturazione in legno, sono molto evidenti i sentori di cannella, cacao e liquirizia. Al gusto, il sapore risulta essere pieno, armonioso e caldo: un vino certamente complesso, ma con un giusto equilibrio tra sapori tannici e vellutati che assicura anche persistenza gusto-olfattiva.

5) Abbinamenti Culinari della denominazione Barbera d’Asti DOCG

Primi piatti con sughi elaborati, arrosti, brasati, selvaggina e formaggi stagionati.

6) Disciplinare della denominazione Barbera d’Asti DOCG

I vini che rientrano nella denominazione Barbera d’Asti DOCG comprendono le tipologie di vini Barbera d’Asti e Barbera d’Asti Superiore: quest’ultima tipologia di vino include anche le sottozone di Nizza, Tinella e Colli Astiani o Astiano. I vini devono essere coltivati secondo quanto prescritto dalla normativa e quindi Barbera minimo 90%, altri vitigni idonei alla coltivazione nella Regione Piemonte massimo 10%. Per il Barbera d’Asti, il periodo di affinamento minimo è di quattro mesi mentre per il Barbera d’Asti superiore tale periodo è di 14 mesi con una permanenza nelle botti di almeno sei mesi. Quanto al titolo alcolometrico i valori sono del 12% vol. e del 12,5% vol. rispettivamente per il Barbera d’Asti e per il Barbera d’Asti Superiore.

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