Barbaresco DOCG

1) Cenni Storici della denominazione Barbaresco DOCG

Il Barbaresco è un vino prodotto nelle Langhe piemontesi ed ha origini molto antiche: insieme al Barolo, rappresenta una delle prime Denominazioni riconosciute nel 1966 in Italia. La sua storia è molto antica ed è infatti risalente all’epoca imperiale: nei pressi del cuneese infatti, i Romani iniziarono la coltivazione di questo vino andando a disboscare ampie zone di territorio. Ancora prima dei Romani, i Galli iniziarono la produzione di questo vino e, successivamente ai Romani stessi anche i Barbari che si stabilirono nella zona proseguirono la produzione di questo vino. Secondo alcuni etnologi, questi vitigni con oltre duemila anni di storia sono alla base anche dell’odierno Nebbiolo. La denominazione ufficiale del vitigno si ebbe intorno al 1200 d.c., anticipando anche il Barbera ed il Moscato che comparvero solo nei secoli successivi.
La data di nascita riconosciuta del Barbaresco è il 1894, anno della fondazione della Cantina Sociale di Barbaresco: ruolo fondamentale in questo riconoscimento si deve a Paolo Francesco Staglieno, autore della prima versione del vino da uve Nebbiolo nel 1830.
Il Barbaresco ottenne dal Denominazione di Origine Controllata nel 1970 e, a partire dal 1980 anche la DOCG, Denominazione di Origine Controllata e Garantita.

2) Area di Produzione della denominazione Barbaresco DOCG

Il vino Barbaresco nasce nelle Langhe, termine che secondo alcuni studiosi deriverebbe da “Langues” che non sono altro che delle lingue di terra che si estendono in un vivace gioco di profili, modulati dal mutare delle stagioni. Il vino Barbaresco DOCG viene coltivato in una zona di circa 686 ettari e ha fatto registrare, per l’anno 2019, una produzione di 4 milioni e mezzo di bottiglie.

Relativamente al territorio, possiamo distinguere i colli di Barbaresco e Neive dove si originano vini caratterizzati da una parte da struttura, pienezza tannica e potenza, dall’altra da morbidezza, ricchezza fruttata e finezza, ed i colli di Treiso che originano vini con caratteristiche più legate alla finezza e all’eleganza che alla struttura.

La Zona di Produzione del Vino DOCG Barbaresco è localizzata in:

  • provincia di Cuneo e comprende il territorio dei comuni di Barbaresco, Neive, Treiso (già frazione di Barbaresco) e la parte della frazione San Rocco Senodelvio già facente parte del comune di Barbaresco ed aggregata al comune di Alba.

3) Tipologie di Vino della denominazione Barbaresco DOCG

  1. Barbaresco *

    Versione: Secco
    Tasso Alcolometrico: 12,50%

    Vino Rosso dal colore rosso granato, dall’odore intenso e caratteristico e dal sapore asciutto, pieno, armonico.
    Abbinamenti: Arrosti, Brasato, Lepre in civet, Parmigiano reggiano.

    Composizione:

  2. Barbaresco Riserva *

    Versione: Secco
    Tasso Alcolometrico: 12,50%

    Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso granato, dall’odore intenso e caratteristico e dal sapore asciutto, pieno, armonico.
    Abbinamenti: Arrosti, Brasato, Lepre in civet, Parmigiano reggiano.

    Composizione:

4) Caratteristiche Organolettiche Barbaresco DOCG

Il Barbaresco presenta un colore rosso granato con riflessi aranciati e mattonati, questi ultimi tratti caratteristici dovuti al lungo invecchiamento. Il profumo è particolarmente intenso e gradevole: possono rintracciarsi sentori viola, tipici dei frutti di bosco, liquirizia, caffè e anche tratti aromatici di cannella, tabacco e vaniglia. Non rari, infine, sono i sentori di cuoio, legno e nocciole tostate. Per quanto riguarda il sapore, si presenta asciutto e armonico, un vino elegante e dal sapore complessivamente vellutato.

5) Abbinamenti Culinari della denominazione Barbaresco DOCG

Piatti di carne importanti e saporiti e preparazioni aromatico-speziate come selvaggina, brasati di carne rossa, grigliate con salse brune, coniglio, formaggi gustosi e piccanti, rognoncini trifolati, fegatini, capriolo alla piemontese.

6) Disciplinare della denominazione Barbaresco DOCG

La Denominazione di Origine Controllata e Garantita Barbaresco è riservata ai vini rossi che rispettano le condizioni del disciplinare di produzione, che identifica le seguenti tipologie di vini: Barbaresco, Barbaresco Riserva. Il Barbaresco deve essere ottenuto dalle uve del vitigno Nebbiolo e dalle sottovarietà indicate, quali il Michet, il Lampia e Rosè. Le caratteristiche richiesti sono: colore rosso granato con riflessi di arancione, profumo etereo ed intenso, sapore asciutto, pieno, austero e vellutato nel complesso armonico. La gradazione minima complessiva deve corrispondere ai 12,5 gradi mentre l’acidità totale minima deve essere pari al cinque per mille. L’invecchiamento minimo richiesto per legge deve essere di un periodo di almeno due anni e conservato per un anno di questo periodo in botti di legno di rovere o di castagno. Il Barbaresco che viene sottoposto ad un periodo di invecchiamento non inferiore ai quattro anni può indicare nelle proprie specificazioni la dicitura di Riserva.

Visualizza il disciplinare >>
Torna in alto