Il Teroldego Rotaliano, dall’omonima DOC in provincia di Trento, viene prodotto a partire dal vitigno Teroldego, autoctono di quella zona conosciuta come Campo Rotaliano o Piana Rotaliana, situata a Nord del Trentino, alle porte dell’Alto Adige. E’ una pianura alluvionale formata dall’Adige e dal Noce, un’area di soli quattrocento ettari che definisce un triangolo il cui vertice è il valico della Rocchetta, all’imbocco della Val di Non, ed i cui lati sono le imponenti pareti rocciose che vi si gettano a strapiombo. Il sottosuolo è caratterizzato da ghiaia e ciottoli alluvionali dei materiali più disparati, che contribuiscono alla formazione di un sottosuolo ricchissimo di scheletro. L‘unicità climatica della Piana Rotaliana è dovuta anche alle alte montagne che la circondano: queste pareti rocciose proteggono le viti dai venti freddi e trattengono il calore estivo. Il Teroldego ha trovato qui un habitat particolarmente favorevole, in particolare nei comuni di Mezzacorona, Mezzolombardo e San Michele all’Adige. Da qualche tempo però la sua coltivazione si va estendendo anche ad altre zone, anche se il Teroldego, essendo una varietà altamente sensibile alle condizioni pedoclimatiche, sembra svilupparsi e dare risultati eccellenti solo nella Piana Rotaliana. Il Teroldego è un vino rosso di colore non troppo marcato quando è giovane, e che tende a divenire più intenso, quasi scuro, dopo aver passato qualche anno in cantina, dove può tranquillamente riposare fino a dieci anni. Il Teroldego ha profumi fruttati, di more, mirtilli e lamponi appena raccolti. Con il tempo i profumi tendono ad  amalgamarsi ma il Teroldego non perde il suo carattere che rimane deciso, solido e armonioso. Il Teroldego può accompagnare molti piatti, idealmente portate a base di carni, soprattutto arrosti, ma anche formaggi di media stagionatura.