La Falanghina è un vitigno di antica origine greco-balcanica, in Italia viene coltivato soprattutto in Campania, dove attualmente la sua coltivazione rappresenta il 12% dell’intera superficie vitata della regione. Il vitigno Falanghina era quasi stato abbandonato durante i secoli poi, essendo uno dei pochissimi vitigni non attaccati dalla fillossera, è stato rivalutato e spesso viene allevato su piede franco. La Falanghina possiede un’incredibile versatilità ed infatti è il vitigno base di molti vini di pregio  in  Campania: le tipologie monovitigno dei vini DOC Guardiolo, Sant’Agata dei Goti (anche passito), Sannio, Solopaca e Taburno, e la tipologia bianco della DOC Galluccio. Il Falanghina è utilizzato anche per la produzione di vini spumanti a denominazione di origine (Solopaca, Guardiolo, Sannio e Taburno). È poi rimarchevole la capacità di questo vino di cambiare fisionomia nelle sue varie interpretazioni, senza per questo sminuire con l’invecchiamento: il passito è un pregevole vino da meditazione e accompagna anche degnamente la pasticceria secca. Anche la versione spumante è particolarmente fine al palato.