L’area della Valdadige Terradeiforti o Terradeiforti DOC si trova nella valle del fiume Adige, delimitata ai lati dall’altopiano della Lessinia, dalla catena del Monte Baldo e dal lago di Garda. I versanti aspri dei monti richiamano le forme dei grandi canyons dove il clima  è tipico della fascia prealpina e montana, con inverni freddi ed estati fresco-temperate e
le temperature subiscono, specialmente in estate e in autunno, elevate escursioni notte-giorno.

L’origine del nome Valdadige Terradeiforti è legata alla vallata dell’Adige, caratterizzata da una serie di castelli medioevali, detti “Forti” che rendono tale zona conosciuta in tutto il mondo con il nome di “Terra dei Forti”.  I suoi vini sono stati nominati anche da scrittori romani del I sec d.C. che riferivano di “una vite selvatica chiamata Enantio“, la stessa che oggi è prodotta e valorizzata dai viticoltori della denominazione. La fillossera ha colpito solo parzialmente questo vitigno, che cresce nei terreni sabbiosi della valle, perché la componente silicea a scaglie taglienti lo difende dai parassiti.

L’Enantio è un’uva a bacca nera rinomata per la pienezza di colore, la consistenza di corpo e un carattere “selvatico” che continua ad incuriosire e raccoglie numerosi riconoscimenti anche dai palati più esperti. Altra varietà autoctona della Valdadige Terradeiforti è il Casetta, conosciuta anche con il nome locale di “Foja tonda”: si tratta di una produzione di nicchia di un’uva che dà un vino di grande affinità col territorio di provenienza, anch’esso rustico e selvaggio. Alla sapiente coltivazione in vigna segue l’affinamento in cantina con opportuno invecchiamento in fusti di rovere per “domarne” il carattere prima di affrontare il giudizio dell’intenditore.

L’Enantio della Valdadige Terradeiforti è un vino di corpo, i cui tannini sono in
equilibrio con i sapori caldi e leggermente speziati e fa percepire all’olfatto aromi primari e
peculiari della varietà, fra i quali, in particolare, la freschezza della frutta a bacca rossa. Il sapore è asciutto, fresco e morbido con sentori di frutti di bosco, spezie. Queste sensazioni si devono alla coltivazione in terreni calcarei, esposti favorevolmente a sud e a medie altitudini.

Il Casetta ha un colore rosso rubino intenso, accompagnato da un profumo dalla spiccata
personalità, riconoscibile per sentori di prugna e marasca. Col procedere dell’evoluzione in bottiglia emergono la cannella e tabacco e note di muschio sottolineano l’origine selvatica.
Sia l’Enantio che il Casetta sono prodotti anche la versione “riserva”; il vino designato con tale menzione tradizionale viene sottoposto ad una maturazione in botti di rovere, più un ulteriore invecchiamento in bottiglia.