La denominazione Squinzano DOC è stata introdotta nel 1976, contemporaneamente alla Salice Salentino DOC. La denominazione comprende vini rossi e rosati ottenuti a partire dalle uve del vitigno Negroamaro, caratteristico della penisola salentina (il “tacco” d’Italia). Sono ammesse nella composizione dei vini anche Malvasia Nera e Sangiovese che ammorbidiscono i tannini e le note speziate del Negroamaro, il cui nome fa già intuire la sua natura tagliente. Queste due altre varietà sono limitate a un massimo del complessivo del 30%. La Squinzano DOC è una delle 15 DOC Pugliesi e si trova all’incirca a metà strada tra la DOC Matino a sud e Martina Franca a nord. Il territorio qui è quello tipico della Puglia meridionale, dal un clima caldo e secco e dalla topografia costituita da pianure costiere che scendono dal Mare Adriatico, a sud di Brindisi. I vigneti di qui sono antichi e condividono il terreno con gli sterminati uliveti. La Puglia è infatti conosciuta per la sua produzione di olio d’oliva (circa la metà della produzione annuale italiana) oltre che per il vino. Negli ultimi tempi la regione sta cominciando a scrollarsi di dosso la sua reputazione di grande produttrice di vini da taglio, piatti e privi di personalità. Molti produttori si concentrano ormai più sulla qualità che sulla quantità e la denominazione Squinzano DOC è sicuramente una delle protagoniste di qusto cambiamento.