La denominazione Grottino di Roccanova DOC è una delle più giovani DOC italiane, creata nel luglio 2009. Essa comprende di vini rossi, bianchi e rosati provenienti dalla zona collinare sud-orientale della provincia di Potenza. I vini rossi e rosati della denominazione sono prodotti prevalentemente con uve del vitigno Sangiovese, che deve costituire tra il 60% e l’85% dell’uvaggio dei vini Grottino di Roccanova DOC, con la parte rimanente ripartita equamente tra Malvasia Nera, Montepulciano e Cabernet Sauvignon. Quest’ultima varietà è l’unica internazionale a bacca nera della zona, inserita come segno della modernità e della consapevolezza commerciale della denominazione. Il Grottino di Roccanova Bianco è a base di Malvasia Bianca, che deve rappresentare almeno l’80% dell’uvaggio mentre il restante 20% può essere costituito da qualsiasi varietà di uva a bacca bianca non aromatica autorizzata per la regione Basilicata. La zona interessata dalla denomiinazione Grottino di Roccanova DOC si concentra sui tre comuni di Sant’Arcangelo, Castronuovo di Sant’Andrea Potenza e Roccanova. Quest’area è relativamente limitata e la natura collinare dei terreni posti tra le montagne dell’Appennino meridionale crea le condizioni ideali per la viticoltura. Con una topografia così complessa e le condizioni climatiche che ne derivano, i viticoltori locali sono stati in grado di individuare le migliori zone per la produzione dei vini. La viticoltura della Basilicata sta rinascendo grazie alla qualità dei suoi vini, tanto che, da studi recenti, la viticoltura ha superato in redditività la coltivazione degli olivi. La Basilicata sta combattendo la povertà, la disoccupazione e la migrazione ed in questo contesto l’attività agricola è cruciale per la popolazione locale e il vino sembra essere una parte importante di questo futuro.