Il Greco di Bianco DOC è senza dubbio il vino più interessante prodotto in Calabria. Si tratta di un vino bianco da dessert tipico per la sfumatura ambrata del suo colore, prodotto con uve parzialmente appassite. Il colore ambrato del Greco di Bianco DOC deriva dagli alti livelli di sviluppo fenolico nelle uve surmature. Il vino è caratterizzato da una consistenza succosa, ricca e vellutata e presenta un bouquet di profumi che ricorda i fiori d’arancio, gli agrumi e le note di erbe in sottofondo, che si accentuano con l’invecchiamento. Il Greco di Bianco DOC si distingue dagli altri vini Calabresi, la maggior parte dei quali vini da tavola secchi, spesso molto alcolici e poco caratterizzati. Il Greco di Bianco DOC viene prodotto con uve parzialmente essiccate prima di essere pigiate e fermentate. Questo processo concentra gli zuccheri naturali nei mosti  e aumenta il livello alcolico del vino, fino ad arrivare al 17% o più. L’area vitivinicola del Greco di Bianco DOC si estende sulle colline sopra la città costiera di Bianco, nota località turistica sulla costa ionica della Calabria. Le uve coltivate qui sono della varietà Greco Bianco, comune a varie zone del sud Italia. Ciò può portare a confondere il nome della città, il nome dell’uva e il nome del vino. Per maggiore chiarezza, Bianco è la città, Greco Bianco è il vitigno e Greco di Bianco è il vino. La leggenda dice che il vitigno Greco Bianco fu introdotto in Calabria nel VII secolo aC da coloni provenienti dalla Grecia (da cui il nome Greco). Questa varietà di vite viene usata con buoni risultati anche in altre due importanti DOC dell’Italia meridionale, ossia a dire la DOC Gravina in Basilicata e il famosissimo Greco di Tufo DOCG in Campania. La denominazione di origine Greco di Bianco DOC è stata istituita come nel 1980 ed è una delle poche DOC Calabresi focalizzata sui vini bianchi. Il Greco di Bianco DOC ha la fama di essere uno dei vini da dessert più eccezionali e rari d’Italia.