Ampleon nasce nel 2009 per volontà di Barbara e Valter Gazzotti sulle pendici settentrionali dell’Etna, con la scoperta, in alcuni tra i luoghi più vocati della viticolutura etnea, di antichi vigneti di nerello mascalese in prevalente stato di abbandono.

Dopo un compleasso lavoro di recupero e ristrutturazione dei vigneti individuati tra i 700 e gli 850 metri sul livello del mare, oggi Ampelon conduce gli 8 ettari di proprietà con il solo obiettivo di produrre vini di qualità e spessore, capaci di sopravvivere al tempo e di riflettere nel bicchiere il territorio e l’annata.

Barbara e Valter, coppia nella vita come nel lavoro, vivono tra le loro vigne e conducono in prima persona ogni lavoro in campo come in cantina, seguiti ad ogni passo da Lilly e Tullio, i due magnifici e inseparabili esemplari di pastore tedesco.

Aver scelto di credere in vigneti di antico impianto e densamente popolati da viti molto vecchie, spesso centenarie, ha necessariamente imposto una gestione del vigneto complessa, prevalentemente manuale e e svolta da ripetuti interventi leggeri e poco invasivi. Una gestione oculata del terreno, della vegetazione della vite e delle colture attigue, così come tempi tempestivi di intervento contro le malattie del vigneto, permettono ad Ampelon di condurre una viticoltura altamente sostenibile completamente libera da agenti chimici dannosi per l’uomo e l’ambiente.

Una conduzione molto onerosa, ma ripagata dal risultato che solo vecchie viti, perfettamente adattate al territorio, possono garantire.
Aiutate da basse rese, queste riescono a concentrare nei grappoli una perfetta maturazione e un potenziale organolettico ampio e capace tanto di concentrazione quanto di eleganza.

Gli enormi sforzi nel vigneto e l’eccellente qualità dei grappoli portati in cantina anche nelle annate più difficili, impongono la scelta di rispettare le uve in senso assoluto. Questo ha spinto fin da subito Ampelon verso una filosofia di vinificazione lineare e priva di interventi invasivi nel vino. Quindi da solo mosto fiore, semplicemente fermentazione e affinamento tra acciaio e legno, optando in tal caso per rovere francese stagionato almeno 36 mesi e rifinito da tostatura sempre lieve.
Il tempo, è il vero grande investimento dell’azienda in cantina: dopo lunghe macerazioni sulle bucce di circa 20 giorni a temperatura mai superiore ai 26 gradi, i vini maturano dai 12 ai 24 mesi e vengono imbottigliati solo al momento in cui l’assaggio li rivela pronti e quindi rilasciati solo dopo il necessario affinamento in bottiglia.
Per i rossi Passo alle Sciare Etna DOC (90% nerello mascalese – 10% nerello cappuccio) e per lo Sciaracauda Nerello Mascalese Sicilia IGT, alla fermentazione alcolica in acciaio segue l’affinamento in barrique per almeno 12 mesi e nuovamente un lungo riposo in acciaio prima dell’imbottigliamento. Per il cru Le Caldere (90% nerello mascalese – 10% nerello cappuccio),  il mosto fiore appena svinato vine immediatamente travasato in barrique dove completerà la fermentazione sia alcolica che malolattica e tutto il percorso di affinamento solitamente per oltre 24 mesi.
Solo maturazione in acciaio e temperature di affinamento controllate invece per l’Etna Bianco DOC (90% carricante – 10% catarratto) .

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